Sei anni abbondanti dopo la sua ultima prova in studio, High Hopes, Bruce Springsteen torna con un nuovo album, intitolato Letter To You, in uscita il prossimo 23 ottobre, registrato nello studio della sua magione a Cold Neck e che vede in sede di produzione la sua firma e quella di Ron Aiello.
Per l’occasione ha richiamato i suoi compagni della E Street Band e ha licenziato l’opera per la prima volta con una registrazione in presa diretta. Al momento conosciamo i due singoli, la title track e Ghosts, e sappiamo che l’album conterrà 12 pezzi, tre dei quali, Janey Needs a Shooter, If I Was The Priest e Song For Orphans, scritti addirittura prima di Greetings From Asbury Park, il suo album di debutto, inizio 1973, e che fino a ora sono stati, nella loro versione originale, gemme oscure per i collezionisti di tutto il mondo.
Il tempo non aspetta
Sotto la regia di Ron Aiello, presente nei due precedenti dischi, la musica di Springsteen conferma la ritrovata, almeno nelle due canzoni disponibili, ampiezza ritmica, solarità melodica e abbellimenti più vicino alle radici del rock che il precedente produttore Brendan O’Brein aveva sacrificato per un suono più compassato che si è però tradotto in un mainstream omologante.
Da anni nelle sue canzoni non ci sono più fughe, viaggi in autostrada per il solo motivo di viaggiare verso una Nowhere land e ore bruciate da ribelle esistenzialista del rock. Il tempo ha portato a Springsteen il dolore della perdita, il padre Douglas, Clarence Clemmons, Danny Federici, Terry Magovern solo per citare alcuni degli affetti più stretti, la crescita dei figli in una società sempre più ostile, il regalo amaro della depressione, ben raccontata nella pièce teatrale Springsteen On Broadway, un’età anagrafica da grande avvenire dietro le spalle per dirla alla Vittorio Gassman.
Dalla sua casa alla nostra
Se Letter To You e Ghosts racchiudono lo spirito dell’album eccoci davanti all’uomo che sente la necessità di tenere stretto ciò che ha conquistato e dedicare ai suoi affetti felicità e paure scrivendole “con inchiostro e sangue” e di raccogliersi per uncinare un brandello di passato tornando a sentirsi parte di un soffio vitale che segna i battiti del cuore. E chissà che non sia proprio la catarsi della musica il motivo che ha condotto il Boss non solo a scrivere un nuovo album ma a diventare dj da casa sua per quel viaggio alla scoperta delle radici musicali americane From My Home To Yours , la trasmissione radiofonica che durante il lockdown ha confezionato su SiriusXM, da noi trasmessa da Virgin Radio, in cui, tra un accorato appello, con destinatario anche Trump, a indossare le mascherine, parole inflessibili su razzismo ed emergenza sociale, un pensiero alle persone comuni che la pandemia ha tolto ai propri cari, l’uomo del New Jersey è arrivato allo spirito della musica perché la musica appartiene alla collettività per cogliere il senso del nostro passaggio terreno. Se Letter To You confermerà l’empatia, faremo entrare sottopelle un nuovo brivido.
Corrado Ori Tanzi