In sinergia con il Fuorisalone Digital, il team di Rethink! Service Design Stories, il primo festival sul design dei servizi in Italia, nato con il sostegno del Politecnico di Milano, di POLI.Design e della Service Innovation Accademy, ha organizzato una serie di incontri online, tra cui uno per discutere di dati oggettivi, sul mutare del rapporto tra le persone, le aziende e la tecnologia durante l’epidemia di Covid 19, dal nome “Vox Populi, a post emergency inquiry”

I ricercatori, che si sono occupati delle rilevazioni, hanno effettuato circa quaranta interviste qualitative in otto quartieri di Milano, tentando di far domande a persone quanto più differenti fra loro, in ambienti che andassero dalla classica zona residenziale e turistica a quella popolare ed isolata.

I pareri degli esperti: Dottoressa Linda Lombi il punto di vista sociologico

Il primo parere preso in analisi è quello della Dottoressa Linda Lombi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano), dove insegna Sociologia e Digital Health, che ha districato i risultati dei macro-temi evidenziati, ovvero i cambiamenti nella vita quotidiana, nell’utilizzo dei servizi e delle tecnologie e le lezioni apprese nel periodo di lockdown. Dalla sua ricerca, si è evidenziato che la maggior parte delle persone ha reagito in maniera propositiva, ma che vi è la necessità di compiere un passo ulteriore al fine di render utile quanto si è appreso, trasformando la riscoperta vulnerabilità in resilienza, la reattività in proattività e lo sviluppo personale in generosità sociale.

I pareri degli esperti: Dottoressa Margherita Masciariello il punto di vista tecnologico

In seconda battuta è intervenuta la dottoressa Margherita Masciariello, che, ad oggi, ricopre il ruolo di Design Lead all’interno della practice PwC definita come Experience Consulting. Nel corso del suo discorso ha evidenziato come le aziende dovrebbero leggere gli input dati dalla ricerca, poiché non basta più avere belle idee per aver successo, ma bisogna saper trascendere e non semplicemente trasformarsi. Uno dei punti cardine risulta di sicuro essere l’investire nel digitale e nella tecnologia; le aziende che lo fanno (definite anche Trascender) sono al momento solo il 5% ed è un grosso errore a parer suo, che si è ancor più evidenziato nella situazione odierna.

I pareri degli esperti: Dottor Alessandro Confetti il punto di vista imprenditoriale

Sul finire è intervenuto il Dottor Alessandro Confetti, Tech Principal di ThoughtWorks e dal 2019 professore aggiunto al Politecnico di Milano, il quale ha ripreso i discorsi precedenti, aggiungendo dettagli su quanto le aziende che non hanno investito per tempo nel potenziarsi a livello tecnologico si siano trovate in una posizione scomoda e con cambiamenti repentini che non sapevano gestire. Si evidenzia in particolare il passaggio da un approccio personalizzato a uno personale e dalla robotizzazione alla necessità di esseri umani insieme a robot per gestire l’aumento di domanda di determinati servizi (Amazon come esempio virtuoso).

Nonostante la generale positività, l’incontro si è concluso con una riflessione sull’ampliarsi degli ambienti digitali, sulla poca conoscenza che di essi si ha e sulla loro pericolosità, introducendo il grosso punto di domanda sulle disuguaglianze sociali e sull’accessibilità, problemi a cui prima o poi bisognerà trovare soluzione.

Laura Galasso

Un pensiero su “Vox Populi: un’analisi socio-economica post emergenza”

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