Quest’anno la tradizionale Summer Exhibition della Royal Academy of Arts nel cuore di Londra si svolgerà in inverno.
Tutti i poster della mostra avranno la parola “ Winter “ sovrapposta alla parola “ Summer ” e sarà aperta al pubblico dal 6 di ottobre al 3 di gennaio rompendo la tradizione che dal 1769 la faceva un evento estivo. A 252 anni dalla sua creazione, la mostra, nata per il volere di un gruppo di artisti, conferma la sua eccezionalità non cedendo alle condizioni di emergenza sanitaria e portando a termine, pur con ritardo, la sua missione di mettere insieme opere dei generi e dei medium più diversi e artisti emergenti o affermati di qualunque estrazione sociale, creando uno spettro eclettico di quello che è il panorama artistico del momento.
Quest’anno la Royal Academy ha ricevuto oltre 18.000 opere, di cui circa 1100 selezionate, provenienti da tutto il mondo e giudicate in base al merito con l’obiettivo, oggi più che mai, di creare un evento inclusivo e democratico e sostenere la comunità artistica per la gioia anche del pubblico. La maggior parte delle opere sono in vendita e chiunque può tornare a casa avendo sotto braccio un piccolo disegno di un artista emergente.
I parametri della commissione del Royal Academy
Il duo artisitco Jane e Louise Wilson hanno lavorato alla selezione, con il resto della commissione della Royal Academy, focalizzandosi sui temi di identità, immigrazione, confini contesi, minaccia ecologica, cambiamento climatico , protesta pro-democrazia e paesaggio, il tutto sotto forma di installazione, pittura, film, fotografia e scultura. La mostra riflette l’interesse delle Wilson per la fotografia e il cinema, e su come questi media si integrano e comunicano con le modalità più tradizionali di pittura e scultura.
Omaggio a Okwui Enwezor e il tema dell’ outsider
Le prime due sale di Burlington House, Galleria I e II, sono state curate da Isaac Julien e la sua selezione di artisti è un omaggio a Okwui Enwezor, il curatore, poeta ed educatore nigeriano scomparso nel 2019. Sono probabilmente qui le opere piu forti e significative di questa edizione. Nell’anno di Black Lives Matter, Julien si concentra su artisti che sono stati storicamente outsider, o che lavorano fuori dai canoni pittorici stabiliti, artisti neri, molti dei quali donne o trans. Tra i tanti, Njideka Akunyili Crosby, Zanele Muholi, Wangechi Mutu e Frida Orupabo.Sonia Boyce, Frank Bowling e Yinka Shonibare. Uno dei pezzi più interessanti è l’assemblaggio fotografico dello stesso Isaac Julien che riempie una intera parete, Lessons of the Hour, London 1983 – Who Killed Colin Roach? Interamente composto di fotografie in bianco e nero ricorda che la sofferenza e la protesta hanno una lunga storia da raccontare: Colin Roach è morto per una ferita da arma da fuoco all’ingresso della stazione di polizia di Stoke Newington a Londra nel 1983.
La prima virtuale della Summer Exhibition della Royal Academy of Art
A causa delle circostanze eccezionali, gran parte della preparazione della mostra di quest’anno è stata fatto virtualmente ma il lato positivo di tutto questo e che per la prima volta, la Royal Academy presenta una ricchissima selezione delle opere in mostra attraverso una galleria virtuale divisa per sale e visitabile dal sito https://se.royalacademy.org.uk/2020/rooms.
Con misure di distanziamento sociale ancora in atto e viaggi internazionali fortemente limitati, le visite di persona possono essere difficili per alcuni, in questo modo tutti (anche tu!) possiamo avere l’opportunità di vedere e godere alcune delle opere chiave della mostra. Questa soluzione permette di realizzare in modo ancora più deciso il carattere di inclusività e contemporaneità di questo straordinario evento artistico.
Elisa Bozzarelli