Tatsumoto Katsuya è uno chef nato nella provincia di Kyoto che con spirito pioneristico ha portato la cucina del suo paese in Italia quando ancora i ristoranti giapponesi erano una rarità. Cuoco esperto nei piatti della tradizione, ha fondato nel 2001 l’associazione Tozai, diventata oggi un centro culturale con ampi spazi per promuovere la conoscenza del Giappone a 360° attraverso l’organizzazione di corsi di cucina, di lingua giapponese e tanto altro.
Gli abbiamo fatto qualche domanda per saperne di più:
Quando è nata la sua passione per la cucina?
Ho sempre amato cucinare, fin da piccolo sognavo di diventare cuoco. Nella provincia in cui sono nato non c’erano molte possibilità, era normale guardare ‘fuori’ e immaginare un futuro altrove. Andavo a scuola la mattina e al pomeriggio aiutavo nei ristoranti per imparare il mestiere.
Perché ha lasciato il Giappone e scelto l’Italia?
Desideravo fare esperienza all’estero, sapevo che in Asia e in America c’erano già molti ristoranti giapponesi quindi ho pensato all’Europa; prima un breve soggiorno in Spagna, poi l’Italia. Volevo essere un pioniere, creare qualcosa di nuovo dove non c’era: a Milano nel 1990 i ristoranti giapponesi erano pochi e le persone non conoscevano il nostro cibo.
Che significato hanno avuto quegli anni per la sua carriera?
Inizialmente ho lavorato nelle cucine di diversi ristoranti, poi sono stato consulente per un’attività import-export di prodotti alimentari ma il punto di svolta nella mia vita professionale è arrivato con il lavoro stagionale: in inverno potevo tornare a Milano e dedicarmi ad altre attività. Ho cominciato a insegnare, inizialmente a casa mia; le persone venivano per imparare a cucinare, scoprivano il cibo giapponese poi volevano studiare la lingua. Così nel 2001 ho fondato l’associazione Tozai, un primo punto di incontro tra la cultura italiana e quella giapponese.
Cosa insegna nei suoi corsi di cucina?
Tengo diversi corsi monotematici, la maggior parte delle persone desidera imparare a cucinare sushi e ramen. Tutto è in continua evoluzione e vedo con i miei occhi questo cambiamento; negli anni 90 chi partecipava ai corsi di cucina era un pubblico più adulto, che amava i piatti della tradizione, poco aperto alle novità. Oggi al contrario ho come allievi ragazzi anche molto giovani, curiosi e interessati a sperimentare.
Quale piatto preferisce preparare?
Io amo sushi e sashimi, penso che il pesce accompagnato dal riso sia un cibo molto salutare e un’ottima alternativa alla carne.
Chi si occupa degli acquisti?
Mi occupo personalmente della spesa, quando ho cominciato era senz’altro più complicato reperire materie prime fresche e di alta qualità, oggi riesco a trovarle senza difficoltà.
Progetti per il futuro?
Sono soddisfatto di quello che ho creato, sento di aver realizzato ciò che desideravo. Mi auguro che tanti italiani, quando sarà possibile farlo di nuovo in sicurezza, visitino il Giappone per conoscerlo meglio…e per chi non potrà farlo ci penserò io a portare in Italia cose sempre nuove!
per informazioni e iscrizioni ai corsi: www.tozai.it
Marzia Medagliani