Fino a marzo 2021, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma proseguirà il suo lavoro a tappe incentrato sul femminismo e sulle donne.
Il progetto “Women Up“
“Women Up”, un modo consapevole per ribaltare l’espressione inglese “woman up”, “comportati da donna”, sbriciola lo stereotipo grazie ad un unico cambio di vocale: la donna non è più un oggetto, da controllare e su cui tutti possono ergersi a giudici, bensì un soggetto che agisce e fa sentire la sua voce. Il progetto conterrà mostre, video, call, eventi, opere e tanto altro, nell’ottica di sottolineare la centralità dello sguardo delle donne ed indagare l’apporto del femminismo nelle rivendicazioni personali del genere femminile.
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
Con ben 20.000 opere, tra dipinti, sculture ed installazioni, la Galleria offre uno splendido scorcio sull’arte dall’Ottocento ai giorni nostri. Essendo l’unico museo nazionale dedicato interamente alla modernità, si propone spesso come luogo di ricerca e sperimentazione, dove riflettere sui linguaggi e sulle pratiche espositive.
Gli archivi della Galleria
Importante ricordare che al proprio interno, non vi sono soltanto le sale con le opere, ma anche una serie di Archivi, che custodiscono documenti e fondi riguardanti la storia dell’Arte e della struttura, una Biblioteca, con quasi 80.000 volumi inventariati, e una serie di laboratori di restauro, in funzione dal 1976, che rappresentano un unicum in Italia, poiché altrove non esistono Istituzioni museali statali che si occupano internamente del recupero di quadri e statue.
“Women Up”
Negli ultimi anni, la differenza sugli eventi e sulla linea delle esposizioni, l’ha fatta la direzione della Dottoressa Cristina Collu, avendo volto lo sguardo verso donne e femminismo come mai era stato fatto nella struttura.
“Time is Out of Joint”
Partendo dall’inserimento da questo mese, nella principale esposizione, ovvero “Time is Out of Joint”, di opere di artiste, precedentemente restaurate, le narrazioni possibili all’interno della mostra cambiano percorso, regalando uno sguardo fatto di prospettive differenti ed in un certo senso più completo, non essendo più esclusivamente maschile.
La mostra dell’architetta spagnola Izaskun Chinchilla
Sempre da ottobre è disponibile, nel Salone Centrale, la mostra dell’architettaspagnola Izaskun Chinchilla, con un’elaborazione visiva e concettuale espressa tramite, in particolare, un’installazione rappresentante la “sfera famigliare” per mezzo di anelli concentrici.
I prossimi appuntamenti.
A dicembre di quest’anno partirà una call per contributi audio, dal nome “Vai pure”, che si inserirà nell’ambito degli eventi legati a Carla Lonzi, una delle principali filosofe e femministe italiane. Il senso sarà quello di aprire forme di dialogo e di condivisione tramite la voce.
Gli appuntamenti di Marzo 2021
A Marzo 2021 ci sarà un momento di confronto grazie a “Io dico io – I Say I”, la grande mostra a cura di Cecilia Canziani, Lara Conte e Paola Ugolini che riunirà oltre 40 artiste italiane di generazioni diverse che in differenti contesti storici e sociali hanno raccontato la propria avventura dell’autenticità. In parallelo alla mostra, l’ Archivio Carla Lonzi vivrà un nuovo momento di attivazione, con una sezione espositiva dedicata, nell’attesa della sua digitalizzazione grazie a Google Arts & Culture.
Laura Galasso