“True Fictions” : Fotografia visionaria dagli anni ’70 ad oggi a cura di Walter Guadagnini, a Palazzo Magnani dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, è la prima mostra in Italia dedicata al fenomeno della staged photography, tendenza che, a partire dagli anni Ottanta, ha rivoluzionato il linguaggio fotografico e la collocazione della fotografia nell’ambito delle arti contemporanee.
Fotografia Europea
Prodotta da Fotografia Europea, la mostra presenta il lato più immaginifico della fotografia attraverso le invenzioni di alcuni tra i maggiori autori degli ultimi trent’anni e le sperimentazioni nate dall’avvento della tecnologia digitale. Partendo da grandi maestri come Jeff Wall, Cindy Sherman, James Casebere, Sandy Skoglund, Yasumasa Morimura, Laurie Simmons passando per artisti come Erwin Olaf, David Lachapelle, Nic Nicosia, Emily Allchurch, Joan Fontcuberta, Julia Fullerton Batten, Paolo Ventura, Lori Nix, Miwa Yanagi, Alison Jackson, Jung Yeondoo, Jiang Pengyi, fino ad arrivare ad autori raramente esposti in Italia come Bernard Faucon, Eileen Cowin, Bruce Charlesworth, David Levinthal, con oltre cento opere l’esposizione dimostra non solo la diffusione di questo linguaggio, ma anche la sua longevità.
Staged photography
“La staged photography” ha cambiato radicalmente il nostro approccio alla fotografia: da mezzo destinato principalmente a documentare la realtà, è diventata il mezzo privilegiato per inventare realtà parallele, menzogne credibili, mondi fantastici. – dice Walter Guadagnini, curatore dell’esposizione – É stata una rivelazione e una rivoluzione negli anni Ottanta – da cui sono emersi alcuni dei protagonisti assoluti dell’arte e della fotografia come Jeff Wall, Cindy Sherman, Sandy Skoglund, Joan Fontcuberta – ed è diventata un vero e proprio genere negli anni Duemila, quando Photoshop e l’elaborazione digitale hanno trasformato la natura della fotografia. Però poche sono state le mostre nel mondo, e nessuna in Italia, che abbiano provato a definire criticamente questo campo così vasto e così affascinante: questa mostra raccoglie dunque opere straordinariamente affascinanti, inquietanti e divertenti, che parlano di noi fingendo di parlare d’altro, ed è anche un’occasione di studio per inquadrare storicamente questo fenomeno”.
Il Cataloghi
La mostra è corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, interamente dedicato alla staged photography in cui Walter Guadagnini fa il punto su questa importante pratica fotografica approfondendo, per la prima volta in Italia e in Europa, le varie sfaccettature che la caratterizzano e raccogliendo le biografie degli artisti presenti in mostra che le si sono avvicinati, ognuno con il proprio sguardo.
D.T
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