“Misfits” è la prima mostra personale di Nairy Baghramian in un’ istituzione italiana, si svolgerà dal 10 marzo al 13 giugno 2021 presso GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Misfits presenta una nuova serie di sculture di grandi dimensioni che abitano sia lo spazio interno sia quello esterno al museo, ibridando l’interesse ricorrente di Baghramian a intervenire sugli spazi che segnano un confine con una riflessione sul gioco come dispositivo educativo.
La ricerca formale e concettuale di Baghramian
Nairy Baghramian porta avanti da due decenni una rigorosa ricerca formale e concettuale che esplora la relazione tra architettura, oggetto e corpo umano. La sua riflessione sul potenziale politico della forma scultorea sostiene anche l’importanza della fisicità dell’opera, capace di incarnare idee e presupposti teorici attraverso le proprie specificità formali, materiali ed espositive.
L’ idea di “Misfits“
Per Baghramian ogni opera d’arte, pur nella sua sostanziale autonomia, è sempre legata al tempo, al luogo e al tessuto politico-sociale in cui è inserita. L’idea di “Misfits” nasce dallo specifico contesto urbano in cui si trova la GAM, un giardino il cui accesso agli adulti è consentito solo se accompagnati da bambini.
Ibridando una riflessione sul gioco come dispositivo educativo con l’interesse a intervenire sugli spazi che segnano un confine, l’artista ha ideato una serie di sculture di grandi dimensioni, nelle quali per la prima volta impiega un materiale tradizionale come il marmo, formalmente concepite per abitare sia lo spazio interno sia quello esterno al museo.
L’ analisi che trapela dalle sculture
Le forme scomposte di queste sculture, che ricordano la struttura tipica di certi oggetti ludici, diventano il punto di partenza per interrogarsi su come delusione, disadattamento, inadeguatezza e fallimento non solo possono essere esperienze nella formazione dell’individuo, ma anche avere una autonoma ragion d’essere come manifestazioni formali.
Nairy Baghramian, “Misfits“, è la terza edizione di Furla Series, il frutto della collaborazione tra Fondazione Furla e la GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, con il generoso contributo della Fondazione Henraux per la produzione delle opere in marmo.
Nairy Baghramian
Nairy Baghramian è nata nel 1971 a Isfahan, in Iran, e si è trasferita nel 1984 a Berlino dove attualmente vive e lavora.
Ha esposto con mostre personali presso importanti musei tra cui: MUDAM, Luxembourg (2019); Museo Reina Sofía, Palacio de Cristal del Retiro, Madrid (2018); Walker Art Center, Minneapolis (2017); Museum der Moderne, Salisburgo (2017); S.M.A.K. – Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gent (2016); Haus Konstruktiv, Zurigo (2016); Museo Tamayo, Città del Messico (2015); MIT List Visual Arts Center, Boston (2013); SculptureCenter, New York (2013); Kunsthalle Mannheim (2012); Staatliche Kunsthalle Baden-Baden (2008); Kunstvereins Nürnberg – Albrecht Dürer Gesellschaft, Norimberga (2007); Kunsthalle Basel, Basilea (2006).
Le istituzioni internazionali che hanno ospitato i suoi lavori
Il suo lavoro è stato incluso in mostre collettive presso le più grandi istituzioni internazionali, tra cui: Malmö Konsthall, Malmö (2018); The National Museum of Art, Osaka (2018); Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2017); Museum Brandhorst, Monaco (2016); Mumok – Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig Wien, Vienna (2016); Swiss Institute / Contemporary Art, New York (2016); Punta della Dogana, Venezia (2015); Australian Centre for Contemporary Art, Melbourne (2012); Kunsthaus Dresden, Dresda (2012); Kunsthalle Nürnberg, Norimberga (2012); Stedelijk Museum, Amsterdam (2011); Museum Ludwig, Colonia (2010); Musée d’Art Contemporain de Montréal, Montreal (2010); Weserburg, Brema (2009); Bergen Kunsthall, Bergen (2009); Tate Modern, Londra (2008).
Gli eventi internazionali
Ha partecipato a biennali e importanti eventi espositivi internazionali tra cui: Performa 19, New York (2019); Biennale di Venezia (2011; 2019); 14ma Biennale di Lione (2017); documenta 14, Kassel (2017); Skulptur Projekte Münster (2017); Parasophia: Kyoto International Festival of Contemporary Culture (2015); Berlin Biennale (2008; 2014); Glasgow International (2012).
Baghramian è tra i finalisti dell’Hugo Boss Prize 2020.
Daniela Torrani
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