Le sale cinematografiche, come gli spazi per la musica, il teatro e lo spettacolo dal vivo in genere, sono chiuse. Che fare per saziare la fama cinefila, oltre a saccheggiare le videoteche di casa e i canali dedicati? Per esempio cimentarsi con “Il grande libro dei quiz sul cinema”di Sebastiano Barcaroli, illustrato da Marta Pantaleo, Newton Compton, pagine 256, euro 12.

Qual era il vero nome di Totò? A quale personaggio famoso era dedicato il film che Stanley Kubrick non ha mai girato? Quanti film di Woody Allen sono ambientati a New York? Da che lato è la cicatrice di Harry Potter? Quale record detiene Rocky?

Ne parliamo con la mente del libro, già autore di “Keep calme guarda un film” e  “101 film per ragazze e ragazzi eccezionali.

Sebastiano Barcaroli, il libro contiene 1650 quiz. Come è arrivato a questa cifra?

Il libro è diviso in 10 categorie, macro-categorie per essere più precisi. E a sua volta ciascuna macro-categoria (grandi film, grandi registi, grandi attori, grandi attrici, Paesi, generi, le correnti artistiche e così via) è divisa in 10 sotto-categorie (10 registi, 10 attori, 10 nazioni etc). Per ogni regista (Kubrick, Tarantino, Allen…), per esempio, ci sono 15 domande. Il risultato finale complessivo è appunto di 1650 domande.

Il criterio delle categorie è stato utile per gestire una materia così vasta e complessa?

Molto, perché mi ha permesso di analizzare ogni argomento e anche di muovermi all’interno di confini ben precisi. Il lavoro ne è stato facilitato di sicuro e anche il lettore potrà scegliere che tema affrontare di volta in volta, saltando dall’uno all’altro a seconda del momento, delle conoscenze, dei “concorrenti”…

Passo indietro, anzi flashback. Come nasce il libro?

Durante il lockdown di primavera ho iniziato a postare su Instagram dei quiz di cinema. Ogni giorno alla stessa ora, una Story costruita proprio come un quiz. L’idea ha avuto successo, l’editore è stato d’accordo e quell’esperienza online è diventata un libro cartaceo.

Obiettivi del libro?

Si spazia dal gossip, con gli amori nati sul set, alla cinefila pura, le domande sulla Nouvelle Vague. La stella polare è stata la varietà: di temi, di anni, di produzioni, non solo film, ma anche serie tv. Missione principale: soprattutto divertirsi a sfidare gli amici. Vero che in questo momento la serata con gli amici è un po’ difficile da organizzare, ma si può declinare la sfida online o aspettare momenti migliori. 

Il bello dei libri è che sono sempre lì, sanno aspettare e aspettarci. Tornando al suo, tra i 1650 quiz, quali i più ostici, i più difficili anche per lei?

Per me la vera sfida è stata confrontarmi con generi, attori o registi che con amo. Per esempio il western… una macchia nera nel mio curriculum di cinefilo, lo ammetto. A parte questo, ci sono domande un po’ più per esperti e altre molto più basilari, ho cercato un equilibrio tra questi due poli. Per esempio “Che colore è il color Tiffany in Colazione da Tiffany?” oppure “Quante volte è morto nei suoi film Robert De Niro?” sono per esperti, ma sono anche l’occasione per fare scoperte interessanti, che è un altro degli obiettivi del libro. 

Le sue cavie, i follower su Instagram, come rispondevano ai test?

Devo dire che mi stupivano. Un paio di volte qualcuno non era convinto delle mie risposte e indagava, finendo per smentirmi: “La Strega di Oz non si  è ferita per colpa del trucco verde, ma…”. Tutto materiale confluito poi nel libro, arricchito da 50 ritratti di attori e registi, e non solo, firmati da Marta Pantaleo.

Quindi il cinema ha ancora presa sul grande pubblico?

Assolutamente sì, anche se il momento è veramente difficile. Il cinema è una forma d’arte talmente completa che troverà sempre il modo di arrivare a noi.

Carlo Faricciotti

Sebastiano Barcaroli
Marta Pantaleo
Il Grande libro dei quiz sul cinema
Sebastiano Barcaroli Marta Pantaleo Il Grande libro dei quiz sul cinema

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