Dopo il successo nel 2019, con un’edizione caratterizzata da oltre 300 eventi in più di 120 location, la Milano Music Week ritorna nel 2020, dal 16 novembre al 22, con la sua versione online, in cui si parla anche, ovviamente, di come sostenere il settore musicale, tanto colpito dalla pandemia.
Tra panel, workshop formativi, incontri, concentri e dj set, gli ospiti si alterneranno sui diversi canali; alcuni dei nomi più attesi, e conosciuti, sono Negramaro, Ghemon, Max Pezzali, Edoardo Bennato e Diodato, mentre tra le novità che avranno spazio su linecheck.it ci sono Birthh, Cecilia, Camilla Sparksss, Fuera, Fivequestionmarks, Godblesscomputers, Kharfi, Ko Shin Moon, Los Bitchos, Marta DG, Mòn, MYSS KETA, Neue Grafik Ensemble, Penelope Isles, QuinzeQuinze e Speranza.
Sarà possibile seguire gli eventi principali online sul nuovo canale ufficiale Youtube e sul sito www.milanomusicweek.it.
Gli obiettivi
Al di là dell’ovvia volontà di intrattenere il pubblico purtroppo lontano, l’iniziativa, promossa da Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori), ASSOMUSICA (Associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo), con il supporto di SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e il patrocinio del MiBACT Ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo, si pone l’obiettivo di offrire in primis uno scorcio su quello che potrebbe essere il settore musicale del futuro, mettendo in luce le nuove professionalità legate al live streaming, all’ intelligenza artificiale, al gaming e tanto altro, oltre a sottolineare il valore della musica in tutti i suoi aspetti.
“Music Works Here”
Il claim scelto, “Music Works Here”, dopo quello del 2019 che recitava “Music lives here”, risulta ancora più indicativo grazie alle parole dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno: “Milano Music Week” afferma “vuole raccontare tutte le professioni connesse all’attività artistica: dai cantanti ai musicisti, dagli autori ai tecnici, passando per i discografici, i promoter, gli addetti alla comunicazione e molti altri ancora. Tutte queste attività legate alla produzione e allo spettacolo generano reddito e sviluppo economico, e sono fondamentali per una città come Milano, da sempre votata alla creatività. Il loro lavoro è infatti essenziale non solo perché produce una proposta culturale necessaria alla crescita della comunità, ma anche perché è funzionale al suo equilibrio sociale ed economico. L’edizione di quest’anno, quindi, che vede il mondo dei lavoratori del settore affrontare una situazione molto difficile, sarà importante per gettare le basi per nuove idee e strategie, in modo da riportare il lavoro al centro della musica.”
Il parere di Luca Da Gennaro
Luca De Gennaro, curatore artistico della Milano Music Week e VP Talent & Music ViacomCBS Networks per Sud Europa e Medio Oriente dichiara “Questa edizione così particolare di Milano Music Week, che avrebbe dovuto rappresentare un importante segnale di ripartenza di tutta la filiera musicale, ma che in seguito alle ultime disposizioni dovrà fare a meno degli eventi live, vogliamo che serva comunque come momento di importante riflessione e di dialogo, anche istituzionale, sulla gravità della situazione per il mondo della musica e dello spettacolo. È il momento di far capire al mondo che la musica è lavoro, preparazione, fatica, serietà, impegno, professionalità. Senza lavoro la musica muore, senza la musica non viviamo noi.”
Laura Galasso