Il prossimo 25 marzo a Londra si aprirà una grande mostra dedicata a Bansky. “The Art of Banksy”, si terrà a Covent Garden e con 80 opere originali sarà la più grande mostra itinerante mai realizzata.
Come tutte le mostre su Bansky anche questa è completamente non autorizzata. L’artista, la cui vera identità è sconosciuta, da sempre rifiuta la commercializzazione della sua opera in opposizione al sistema dell’arte, e del suo mercato. Tutte le opere sono in prestito da collezionisti privati, il curatore Chris Ford, specialista internazionale di Street Art e determinante nello sviluppo dell’ascesa commerciale del lavoro di Banksy.
“Flower Thrower” e “Rude Copper”
A “The Art of Banksy” sarà possibile vedere opere famose come “Flower Thrower” e “Rude Copper” accanto ad alcuni dei capolavori meno noti. Stampe, tele, serigrafie, sculture, opere uniche e pezzi in edizione limitata datati principalmente tra il 1997 e il 2008.
Le parole di Ford
“Questa è una mostra unica nel suo genere”, ha affermato Ford che ha anche co-curato “Banksy: Greatest Hits: 2002-2008“, che si è svolta a Mayfair nel 2018. “Banksy è l’artista più potente e riconosciuto di una generazione, che finora è stato completamente ignorato dall’establishment”.
Il documentario “Exit Through the Gift Shop”
Sono passati 10 anni dall’uscita del documentario “Exit Through the Gift Shop” che ha reso Bansky il fenomeno mediatico che oggi conosciamo. Street Artist ma anche e soprattutto attivista politico, da sempre usa il suo lavoro per provocare e far riflettere, schierandosi apertamente per le cause in cui crede. A Bristol, da dove ha mosso i primi passi alla fine degli anni ’90, probabilmente era uno dei tanti che usava i muri per esprimere il suo dissenso. Con la specificità della sua tecnica a stancil, l’ironia e l’uso dell’iconografia pop, ha poi fatto il giro del mondo, dalla Cisgiordania a Venezia, puntando il dito verso conflitti, muri che separano, il dramma dei migranti nel mediterraneo, l’inquinamento, i senzatetto, la Brexit o semplicemente le contraddizioni della società in cui viviamo.
Gli “scherzi” di Bansky
Parte della sua fama è sicuramente dipesa anche da un numero considerevole di “scherzi” compiuti nel corso degli anni. Uno dei più recenti ad un’asta da Sotheby’s a Londra, dove la sua opera “Girl with Balloon” è stata battuta all’asta per 1,2 milioni di euro. Non appena aggiudicato, il dipinto, scivolando verso il basso, si autodistrusse passando attraverso un trituratore nascosto nella cornice. Nel 2010 la rivista Time lo ha addirittura selezionato per la sua lista delle 100 persone più influenti al mondo in compagnia di Barack Obama, Steve Jobs e Lady Gaga.
Londra è una delle ultime città ad ospitare la mostra, che è già stata a Toronto, Miami, Sydney, Melbourne, Tel Aviv e Auckland. Gli organizzatori affermano che ha avuto circa 750.000 visitatori, quando chiuderà i battenti il 26 settembre, verrà smontata definitivamente e il suo contenuto tornerà ai 40 diversi collezionisti che hanno prestato le opere d’arte in loro possesso.
Elisa Bozzarelli