Si intitola “7“, il nuovo album di Luciano Ligabue che uscirà venerdì 4 dicembre, anche se in realtà si tratta di una doppia uscita. “77+7” è il titolo infatti di un imponente e prezioso cofanetto, pubblicato in contemporanea, contenente i 77 singoli (ri-arrangiati con la complicità di Fabrizio Barbacci ), che hanno lastricato la sua trentennale, favolosa carriera.
30 anni di carriera
“E’ stato un anno particolare nella sua sfiga, nella sua tragicità” – racconta il Liga ai giornalisti, collegati in video conferenza. “Il lockdown ha favorito la mia voglia di fare musica in studio, visto che sul palco non ci potevo salire, per cui per la prima volta mi sono soffermato a guardare al passato”. Ed è frugando in un cassetto che l’artista ha ritrovato i sette brani che compongono il nuovo cd, tra cui la splendida ballad “La ragazza dei tuoi sogni“, la scanzonata “Essere umano’” l’ironica “Si dice che“, montata intorno al basso di Luciano Ghezzi (il bassista della sua ex band ClanDestino, scomparso il 2 ottobre) e “Volente o nolente“, cantata con Elisa”.
Il numero Sette
“La storia è lunga e per alcuni già nota. Due anni dopo la pubblicazione del cd “Buon compleanno Elvis” (1999), mi arrivarono due lettere di due numerologhi, che mi avvisavano di essere ‘un sette che cammina’. Non mi ero mai interessato di numerologia, ma ho ceduto all’evidenza! Il mio nome è infatti composto da 7 lettere, come pure il mio cognome, sono nato il 13/3 la cui somma fa 7, San Luciano cade di 7 gennaio, le mie iniziali sono due “L” che rovesciate appaiono come una coppia di 7. “Certe notti“, una delle mie ballate più celebri, è la settima traccia del cd “Buon compleanno Elvis” e via andare. Ciliegina sulla torta, ho scoperto che in 30 anni avevo pubblicato proprio 77 singoli!”.
Aspettando il 19 giugno
“Ho compiuto 60 anni, ne ho vissuti trenta senza fare il musicista e trenta facendolo. Avrei dovuto festeggiare con il mega concerto ’30 anni in un giorno’(sold out fin da subito; ndr), previsto all’RCF Arena di Reggo Emilia – Campovolo, rimandato al 19 giugno 2021 a causa della pandemia. Il futuro dei live non può essere streaming e quando (ri) salirò sul palco, so che avrò una gran dose di frustrazione da cancellare. Proveremo tutti un senso di liberazione dall’ oppressione che sentiamo addosso, e per me sarà un concerto quasi insostenibile!”.
“ Le canzoni? Una mano sulla spalla”
“Il periodo è complicato.Le canzoni non possano risolvere le crisi delle persone, ma possono portare conforto e calore, essere una mano sulla spalla. Dire “Niente paura” (il titolo di una sua celebre hit; ndr) in questo momento è fin troppo sfacciato, ma dobbiamo essere in grado di gestire questa emergenza. Dobbiamo tenere botta, non dobbiamo ammalarci e soprattutto evitare di contagiare le persone più a rischio di noi. Incrociamo le dita e pensiamo positivo. Non c’è nulla che precluda il fatto che come nel dopoguerra, perché questa è, una guerra, ci possa essere una ricostruzione”.
Sonja Annibaldi