Cinque incontri gratuiti, trasmessi online su facebook, caratterizzeranno la programmazione della “Casa dei Saperi”, progetto culturale della Fondazione Adolfo Pini, dall’11 al 13 dicembre: i curatori dialogheranno con personaggi del calibro dell’artista Laura Cionci, del filosofo Emanuele Coccia, del performer Leonardo Delogu, della scrittrice Veronica Raimo e del filosofo Davide Sisto.
Il tema, si può facilmente comprendere dal titolo: “Dell’ospitalità: le dimore che siamo” sarà infatti un’occasione per ripensare la circolarità delle relazioni ed interrogarsi sulle forme diverse del vivere insieme.
La Casa dei Saperi
La Fondazione Adolfo Pini, ha dato vita al progetto, “Casa dei Saperi”, con i giovani per i giovani, ponendosi quale centro di pensiero, confronto e dibattito sui temi del contemporaneo, che si realizza attraverso un palinsesto di incontri, proiezioni, workshop, seminari e conferenze, al momento sul tema delle “Nuove Utopie”, cui è dedicato il biennio 2019/20 che sarà concluso per l’appunto da “Dell’ospitalità: le dimore che siamo”.
“Dell’ospitalità: le dimore che siamo”
Saranno approfonditi i temi dello spazio domestico, della creazione di uno spazio di intimità, della relazione tra gli spazi e le persone, questioni cruciali considerando che il periodo di Pandemia, ci sta costringendo a condividere perimetri estremamente circoscritti e che la nostra normale socialità sta subendo cambiamenti di conseguenza.
I relatori
All’interno degli eventi, Leonardo Delogu, performer e regista, in dialogo con Alessia Zabatino risponderà alla domanda: dove l’arte può fare casa? La scrittrice Veronica Raimo, invece, converserà con Elisa Gianni su come fuggire dalla realtà inospitale, mentre l’artista e scrittrice Laura Cionci si confronterà con Valeria Cantoni Mamiani su quale corpo ospitiamo e il filosofo Davide Sisto parlerà con Cristina Travanini di come cambiano memoria e oblio nello spazio digitale. Concluderà la tre giorni il filosofo Emanuele Coccia, che si interrogherà con Sonia D’Alto su quali metamorfosi abitare.
11 dicembre: Delogu con Zabatino
L’arte può essere uno strumento per re-immaginare un territorio? Se ne parlerà nell’ottica del lavoro fatto nei luoghi terremotati del centro Italia da Leonardo Delogu, con il Collettivo DOM. Modererà l’incontro Alessia Zabatino.
12 dicembre: Raimo con Gianni e Cionci con Mamiani.
Partendo dal lavoro letterario, “Miden”, di Veronica Raimo, si converserà con Elisa Gianni sulla possibilità della scrittura e della traduzione come mezzo per aprirsi agli altri; Laura Cionci invece si confronterà con Valeria Cantoni Mamiani partendo dal suo libro, “Stato di Grazia”, per sviluppare in maniera interattiva l’idea della trasformazione dell’essere materiale, fisico e di quello sottile, nella mente e nelle emozioni, a differenza del suo percorso quotidiano dove di solito il corpo viene dato per scontato.
13 dicembre: Sisto con Travanini e Coccia con D’Alto.
Con il filosofo Davide Sisto, moderato da Cristina Travanini, si parlerà di come la rivoluzione digitale sovverta le regole alla base del nostro modo di ricordare e di dimenticare. Nel tardo pomeriggio concluderà, quindi, la serie di eventi Emanuele Coccia che, dialogando con Sonia D’Alto, insinuerà l’idea di concepire una nuova dimensione esistenziale della casa: casa è lo spazio in cui tutti gli oggetti esistono come soggetti.
Laura Galasso