Lo stress è una presenza costante nella nostra vita ormai da lungo tempo: tutti abbiamo sperimentato almeno una volta quella piacevole euforia che in particolari momenti ci ha fatto sentire positivi e instancabili, guidati e sostenuti, seppur provati, da un’inesauribile energia vitale, ciò che spesso intendiamo per ‘stress buono’.
Lo stress può incrinare il nostro equilibrio psicofisico
Ben diverso è invece lo stress “acuto“, spesso destinato a diventare cronico, che ci mette a dura prova e accompagna momenti di grande difficoltà personale a cui risulta difficile adattarsi. Emozioni e situazioni che fatichiamo a gestire minacciano il nostro equilibrio psicofisico e a volte lo compromettono, portando alla luce debolezze costituzionali e favorendo l’insorgere di patologie per le quali esiste già una predisposizione.
Le conseguenze negative di uno stress prolungato possono essere diverse, campanelli d’allarme che meritano attenzione attraverso i quali l’organismo ci dà chiari segnali di esaurimento: insonnia, irritabilità, disturbi dell’umore, disordini alimentari, stanchezza, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, calo delle difese immunitarie e maggiore suscettibilità alle infezioni.
Piante speciali ci insegnano la resilienza
In un momento così delicato possiamo farci aiutare da validi rimedi definiti addattogeni, nello specifico piante, potenti alleate che la natura ci mette a disposizione.
Le piante adattogene sono in grado di migliorare la capacità di resistenza e difesa dell’organismo in tutte le condizioni di stress, qualunque sia l’organo o il sistema interessato, ripristinando l’equilibrio del sistema nervoso-endocrino-immunitario e aumentando la risposta di adattamento.
Rimedi per potenziare le difese
Agiscono in profondità ma poiché non vengono utilizzate per curare una specifica malattia ma per potenziare le difese dell’organismo e la sua resistenza allo stress vanno abbinate ad altri rimedi quali tinture madri o gemmoderivati che focalizzino l’attenzione dove è necessario.
Possono essere assunte anche a scopo preventivo, per affrontare meglio periodi molto impegnativi di lavoro o studio che comportano un eccessivo affaticamento o stati di convalescenza, restituendoci energia e vitalità.
Le potenzialità delle piante adattogene più utilizzate
Le piante adattogene non sono presenti sul nostro territorio, arrivano per lo più dall’Oriente, alcune venivano già utilizzate millenni fa dalla Medicina Tradizionale cinese, sempre molto attenta alla prevenzione: il Ginseng (Panax ginseng), l’Eleuterococco (Ginseng siberiano), la Schisandra, la Whitania e l’Astragalus sono tra le più utilizzate.
Ginseng e L’ Eleuterococco
Pur avendo caratteristiche comuni ogni pianta ha proprietà uniche che ne rendono più indicato l’utilizzo: così il Ginseng, utile in caso di esaurimento psicofisico, è attivo sul sistema nervoso centrale, endocrino, immunitario e sul metabolismo, migliora memoria, attenzione e apprendimento, il tono dell’umore e la resistenza alle infezioni; l’Eleuterococco agisce sul sistema immunitario, in particolare aumenta la resistenza alle infezioni virali (herpes labiale, herpes zoster, influenza) evitando le recidive oltre a migliorare le funzioni intellettive superiori e l’ipotensione in soggetti stressati.
Schisandra, Withania e Astragalus
La Schisandra ha un’azione antiossidante, è indicata per soggetti stressati, astenici, con problematiche di fegato importanti poiché esercita un’azione protettiva su quest’organo stimolandone il corretto funzionamento; la Withania può essere utile per contrastare ansia, irritabilità e insonnia legate a stanchezza e stress mentre l’Astragalus viene impiegato per aumentare le difese immunitarie quando c’è scarsa resistenza agli agenti infettivi, raffreddori, bronchiti e tendenza alle infezioni.
Le controindicazioni
In generale le piante adattogene sono sicure e non hanno effetti tossici sull’organismo, le controindicazioni riguardano Ginseng ed Eleuterococco, da evitare in presenza di ipertensione grave, utilizzo di corticosteroidi, cortisone, contraccettivi orali, antiaggreganti e antidepressivi.
Marzia Medagliani
Le informazioni sono tratte dal libro: Curarsi con la naturopatia, vol.1- a cura di Catia Trevisani – Edizioni Enea