Dietro grandi vetrate a volta, decorate da ciclamini e magnolie, si scopre l’Atelier Moki, un laboratorio creativo di moda dove si rivive lo spirito delle sartorie di un tempo.
A gestirlo è Monica Silva, una donna che ha avuto il coraggio di abbandonare la carriera forense e di seguire la passione per l’arte e il design.
La sua avventura professionale come stilista è iniziata nelle sale da tè, dove incontrava le amiche e mostrava loro una serie di accessori realizzati a mano…
Oggi l’Atelier Moki è un salotto dall’atmosfera familiare, dove le clienti possono curiosare tra abiti, cappelli, borse e collane e, sorseggiando qualcosa di caldo, esprimere il desiderio di avere un capo su misura, che renda il loro stile unico e prezioso.
Quando nasce la passione per la moda e quando hai deciso di farla diventare il tuo lavoro?
La passione nasce da piccolina, aiutando mia nonna a realizzare abiti sartoriali e scegliendo insieme a lei modelli e tessuti… Diventa, però, il mio lavoro solo nel 2006, quando decido di lasciare la carriera forense: un po’ per gioco, un po’ per ascoltare quella voce interiore che mi diceva di provare ad esprimere appieno una passione che mi era stata tramandata negli anni.
Il tuo atelier riporta in vita il lavoro delle antiche sartorie. In che modo tradizione e innovazione si mescolano nel tuo stile?
La tradizione sartoriale è alla base del mio lavoro manuale. L’innovazione mi condiziona soprattutto nella scelta del tessuti: punto molto su fibre naturali o riciclate.
Alcune tra le tue collezioni sono dedicate al Giappone. Che rapporto hai con questo Paese?
Al Paese del Sol Levante mi lega una passione istintiva, nonostante io non sia ancora riuscita a visitarlo! Amo la cultura giapponese e la filosofia che influenza il loro modo di vivere…
I tuoi abiti sono pezzi unici, creati su misura per ogni cliente. Come si svolge il processo di creazione di un abito personalizzato? Quali sono gli aspetti che valuti e le domande che poni per identificare i desideri di ciascuna donna?
Il processo di creazione nasce da un’ispirazione, da un’idea che in quel momento voglio comunicare. Così creo una collezione a tema, ricca di dettagli, che mostro alle clienti interessate. Il tutto viene realizzato come una capsule collection e, una volta che le clienti ne vengono a conoscenza, insieme studiamo il capo più adatto alla loro fisicità e personalità, impreziosendolo di particolari che lo rendano unico. A questo punto sono loro a darmi ulteriori spunti, sulla base delle proprie esigenze, e ciò mi consente di perfezionare gli abiti proposti.
Oggi nel campo della moda si sente sempre più spesso parlare di sostenibilità e di responsabilità sociale. Qual è la tua opinione in merito?
Sono pienamente d’accordo! Da anni all’interno del mio atelier dedico uno spazio al recupero dei capi inutilizzati, stravolgendoli, o semplicemente modificandone alcune parti, in ogni caso dando loro una nuova vita!
Adriana Fenzi