È stata una strana serata quella del Moving Image Award Gala che si è svolta il 15 Dicembre alle ore 19 ET . Strana perché per quanto ci siamo ormai assuefatti agli eventi in streaming, assistere a una serata di gala senza poter vedere sul posto i partecipanti è sempre strano e inquietante.
L’evento era dedicato al regista, al cast e alla troupe del film “Ma Rainey’s Black Bottom” («Il grosso sedere nero di Mamma Rainey»).
Musiche di Branford Marsalis
La serata ha visto le apparizioni in streaming di Viola Davis, che interpreta Ma Rainey, e dei colleghi di set Glynn Turman, Colman Domingo, Michael Potts, Jonny Coyne, Taylour Paige, Jeremy Shamos e Dusan Brown. Del regista di “Ma Rainey’s Black Bottom“, George C. Wolfe, e dello sceneggiatore, Ruben Santiago-Hudson.
Dei produttori del film, Denzel Washington e Todd Black. Della costumista Ann Roth e last but not least del musicista Branford Marsalis, che ha firmato la colonna sonora del lavoro.
L’ attualità della storia raccontata
Tutti i partecipanti hanno raccontato aneddoti ed esperienze legate alla realizzazione del film e alle implicazioni che questa storia ha avuto su di loro. L’ argomento che si è ripetuto più volte durante la serata, è l’ importanza dei temi trattati e dell’ attualità, di alcuni di essi, ancora ai giorni nostri. La forza di questo film e della storia narrata potrebbe essere un vicenda contemporanea, anche se con sfumature differenti.
Il film di Wolfe è l’adattamento (realizzato da Santiago-Hudson) dell’omonimo testo teatrale di August Wilson e spicca ancor di più perché segna l’ultima apparizione sul grande schermo di Chadwick Boseman, “Pantera Nera/Black Panther” nei film Marvel, morto lo scorso 28 agosto.
Ritratto di una donna ribelle
La storia si svolge negli anni Venti del secolo scorso a Chicago: in un afoso studio di registrazione Ma Rainey, detta Mother of the Blues, (vissuta tra 1886 e il 1939), cerca di strappare il controllo creativo alla sua band e ai dirigenti, bianchi, che sovrintendono alla session.
“Ma Rainey’s Black Bottom” parla dello sfruttamento razziale da parte dei potenti del business musicale americano. Ma è anche il vivo studio di una donna che rifiuta di essere definita dal ruolo che la società le ha assegnato.
Un canto strano e doloroso
Ma Rainey, detta Mother of the Blues, vissuta tra 1886 e il 1939, fu tra le prime cantanti blues professioniste, incidendo più di 100 canzoni per la Paramount Records.
Considerata tra le maggiori cantanti blues di ogni epoca, è passata alla storia per la sua voce scura ed espressiva, che rendeva il suo canto strano e doloroso. Nonostante il fruscio delle incisioni d’epoca, la sua voce ci arriva ancora oggi forte
“Ma Rainey’s Black Bottom” su Netflix
“Ma Rainey’s Black Bottom” sarà disponibile su Netflix dal prossimo 18 dicembre.
I fondi raccolti
I fondi raccolti in occasione del Gala sosterranno la missione del Museo di esplorare tutti gli aspetti del cinema, della televisione e dei media digitali, compreso il supporto per i programmi educativi che servono più di 70.000 studenti ogni anno. E anche per la sua prossima riapertura.
Carlo Faricciotti
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