Finalmente 2021. Progetti, sogni e speranze dopo un lungo periodo nero che vorremmo lasciarci alle spalle, ma che purtroppo ancora non ci dà tregua. Siamo nuovamente in modalità lockdown, costretti da una pandemia che – da quell’ormai lontano 9 marzo dello scorso anno, giorno in cui venne firmato il primo Dpcm – ci ha costretto a un isolamento forzato fatto di quarantene, smartworking, hastag incoraggianti, zone colorate e coprifuoco a singhiozzo.
Niente panico!
Una cosa è certa. Chi ha la fortuna di convivere con un animale domestico riesce a gestire meglio anche i periodi più duri, come conferma l’attività di pet therapy che aiuta a migliorare la qualità della vita, e ad affrontare paure e insicurezze. Prendersi cura di un animale contribuisce a tenere a freno ansie,attacchi di panico, stress e sindromi depressive e a gestire il livello di adrenalina e dopamina. Tutto questo apporta benefici sia all’umore che allo stato psicologico, determinando uno status di benessere, abbassando la pressione sanguigna e monitorando il ritmo cardiaco.
Alleati e complici
Vivere con un animale aiuta a sentirsi meno soli e a mantenere i nervi saldi. La testata americana “Plos One” ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta dalla Dott.ssa Jenny Groarke, docente in psicologa, che ha coinvolto un totale di 6000 persone. Il risultato? Ebbene sì, i pet che soggiornano nelle nostre case, ovvero cani (in primis), gatti, uccellini, pesci rossi e roditori (che a volte tendiamo persino a umanizzare, in maniera eccessiva), si sono confermati ancora una volta alleati e complici contro la clausura forzata, che colpisce negativamente un individuo su 4, causando sensazioni di abbandono, solitudine ed emarginazione.
Pets e smart working : un’intesa perfetta
Lo studio ha approfondito gli effetti della convivenza con un animale, ed è emerso che la sua presenza – ad esempio durante l’attività di smartworking – allevia di molto il tasso di stress (40%). Oltre il 90% degli intervistati ha precisato quanto il proprio animale, indipendentemente dalla tipologia, contribuisca a fronteggiare emotivamente il lockdown, mentre oltre il 96% ha dichiarato quanto sia indispensabile per potersi mantenere fisicamente in forma (il classico giretto con il cane si rivela infatti sempre un prezioso escamotage!) Gli esperti hanno rilevato inoltre che una diffusa interazione uomo-animale durante l’isolamento, sia (incredibile ma vero) il … birdwatching, nel giardino di casa! Oltre la metà degli intervistati ha dichiarato di trascorrere parte del proprio tempo, osservando gli uccelli e dando loro da mangiare.
Un animale è per sempre!
Tutta questa meticolosa indagine è stata portata avanti dagli psicologi della “University of York” (UK) e della “University of Lincoln” (California), che hanno precisato però l’importanza di valutare bene la scelta di un’adozione di un piccolo amico, scoraggiando questo intento, se dettato unicamente dalle circostanze. Un animale è per sempre, non dimenticatelo!
Sonja Annibaldi