Il Natural History Museum di Londra, con il supporto di Google Arts & Culture, aprirà la mostra “Fantastic Beasts: The Wonder of Nature”, misure anti-covid permettendo, visitabile anche online praticamente nella sua interezza, dedicata sia agli animali fantastici, ispirandosi al celebre recente film della saga di Harry Potter, “Fantastic Beasts and where to find them”, sia alle vere meraviglie della natura, mostrando quanto spesso la realtà sia molto più magica di quello che ci si aspetti.
“Riunire personaggi del mondo magico insieme ad alcune delle più fantastiche creature del mondo naturale produrrà un’esperienza accattivante che mostrerà come il mondo naturale abbia ispirato leggende e storie che hanno affascinato generazioni”, ha dichiarato Clare Matterson, Executive Director of Engagement presso il Museo.
Il Natural History Museum nell’anno 2020
Situato a Kensington, nella Cromwell Road, ospita circa 70 milioni di reperti, divisi tra botanica, entomologia, mineralogia, paleontologia e zoologia. Solitamente ad ingresso gratuito, per alcune esposizioni è però necessario pagare (come nel caso della mostra di cui stiamo parlando).
Nonostante un anno incerto in cui tutta la ricerca ha rallentato, il museo di storia naturale londinese ha contribuito alla catalogazione di ben 503 specie sconosciute, tra nuovi licheni, minerali, tarantole e scimmie (quindi il mondo della natura affrontato a 360°).
La Mostra
Seguendo le orme di Newt Scamander, il personaggio magi-zoologo inventato da J.K. Rowling nel prequel della saga del maghetto più famoso al mondo, gli ospiti della mostra, scopriranno gli animali reali che, come quelli fantastici nei film, hanno altrettanto bisogno di essere protetti e preservati per le generazioni a venire e per una migliore salute generale del pianeta.
L’esposizione metterà costantemente in paragone le creature mitiche e il folklore che ha ispirato i racconti nei secoli, con gli animali esistenti che li hanno ispirati. Oggetti di scena, testi e costumi, si uniranno ai reperti raccolti dai ricercatori del museo.
Così, si potrà sorpassare una sezione dedicata ai draghi e scoprire che le storie sono nate dal ritrovamento di grossi rettili e delle ossa dei dinosauri.
Mentre se si parla di Unicorni, pur avendo testi su testi che ne riportano con sicurezza l’esistenza, tra zebre e cavalli, si scoprirà che probabilmente si era fantasticato sul corno del Narvalo.
La visita Online
Se non riusciste ad attendere l’apertura di fisica del museo o comunque vi facesse piacere iniziare a dare un’occhiata, attraverso la collaborazione con Google Arts & Culture, vi troverete a poter sbirciare tante pagine colme di attività interattive da fare online (da soli od in compagnia) e pagine che ben mostrano il generale progetto della mostra.
Scorrendo, infatti, troverete il Tour virtuale, che vi porterà ad iniziare ad assaporare l’esposizione in anteprima ed al sicuro sul vostro divano di casa, più in basso, invece, vi sono alcune card interattive con gli animali fantastici più conosciuti del film, un gioco a Puzzle, da poter completare anche in compagnia, diversi quiz e tanti altri piacevoli diversivi che renderanno sicuramente meno duri questo periodo spesso caratterizzato dal non potersi spostare.
Laura Galasso