Affermato autore per i principali network televisivi e scrittore di numerosi libri, tra i quali romanzi, poesie, saggi e guide alle serie tv, Paolo Mosca ha pubblicato recentemente “Il quaderno del lupo – Come risolvere i problemi senza stress’’, un pratico manuale da tenere sempre a portata di mano, ricco di spunti di riflessione e di preziosi consigli.
Attraverso semplici esercizi proposti dall’autore impariamo a sviluppare la ‘resilienza’, ovvero quella capacità di affrontare con positività piccoli e grandi problemi quotidiani semplicemente cambiando il punto di vista e considerandoli occasioni di crescita.
Scritto in maniera semplice e scorrevole, con tono scanzonato Paolo Mosca ci stimola a metterci in gioco e a dare il meglio di noi stessi perché uscire dalla propria ‘zona di comfort’ aiuta a sviluppare abilità che spesso neanche sappiamo di possedere.
Come è nata l’idea di scrivere “Il Quaderno del lupo” e perché questo titolo?
L’idea nasce da spunti sparsi nei precedenti libri e dalla mia esperienza, ho deciso di metterli insieme in questo quaderno. Il lupo sa essere autonomo, come quello solitario, o parte di un gruppo, quando vive nel branco. Questa duttilità mi interessava. E poi il lupo ha la giusta grinta che serve per confrontarsi con se stessi.
Nel quaderno proponi diciotto possibili soluzioni e relativi esercizi per lavorare su se stessi: come li hai ideati?
Ho cercato di creare un percorso, partendo dal generale per poi andare nel particolare, con esempi ed esercizi. La forma ho voluto fosse semplice e colloquiale. E’ un libro che puoi leggere in poco tempo, ma che se segui cimentandoti con te stesso sulle pagine quadrettate, beh allora può farti compagnia a lungo!
Tra le pagine sottolinei l’importanza di un lavoro costante per trovare il nucleo del proprio sé e svilupparlo: è necessaria una sorta di palestra dell’anima per allenarsi a risolvere i problemi?
Secondo me sì. C’è bisogno di lavorare su di sé. E quando te ne dimentichi, poi devi sforzarti di ritrovare la strada di casa. Per questo dico che questo libro è innanzitutto per me, è utile per ritrovarsi quando la mente va in vacanza per un po’.
Molto spesso nella vita quotidiana ci lasciamo sopraffare dai problemi nostri e altrui: è possibile trasformarli in occasioni di crescita?
Sì e non c’è nemmeno bisogno di trasformarli. Basta rendersi conto che non sono altro che quello. Senza ostacoli non ci sarebbe sforzo, senza sforzo non ci sarebbe arricchimento e senza arricchimento non ci sarebbe consapevolezza.
A volte è la nostra mente che crea i problemi: come aggirare l’ostacolo?
Alcuni degli esercizi del libro invitano ad impadronirci della nostra mente. Troppo spesso è lei che ci domina, e nella nostra psiche arruffata ci dimentichiamo chi è il padrone di casa. Dobbiamo ricordarci che le redini sono nelle nostre mani e il cavallo imbizzarrito può essere reso docile in qualsiasi momento.
Per affrontare i problemi sono necessari coraggio e impegno: fa più danno la paura o la pigrizia?
Paura e pigrizia sono due alleate, la pigrizia è una conseguenza della paura e dell’infelicità che ne consegue. Non esiste un pauroso felice e purtroppo questi elementi si alimentano a vicenda. Non basta fermarli, bisogna spezzare la catena.
Tra le pillole di saggezza che condividi c’è anche un bell’esercizio di umiltà: provare a perdere. Essere capaci di arrendersi a un problema a volte può essere la sua soluzione?
Secondo me sì. Quello che vorrei passasse del libro è che non ci sono regole valide sempre ma sta a noi capire dove ci troviamo e apportare la soluzione più giusta. A volte la resa riconcilia. Ma non deve essere una resa vile, se no non è una soluzione ma una capitolazione.
Il tuo libro è pensato proprio come un quaderno di esercizi da svolgere: quando si arriva alla fine si ha l’impressione di aver compiuto un percorso di crescita e di avere in mano qualche strumento in più per cavarsela nelle difficoltà…
Detta così mi sembra un bel complimento. Anzi invito i lettori a scrivermi per farmi sapere come si sono trovati a giocare con il lupo.
Marzia Medagliani