Il Capodanno cinese è una delle feste più importanti e suggestive della tradizione: è chiamato anche Festa della primavera perché ha sempre segnato l’inizio di un nuovo anno di lavoro agricolo; infatti, proprio in questo periodo, si facevano offerte agli dei e agli antenati per propiziarsi un raccolto generoso. Ogni anno cade in una data diversa, in base al calendario lunare, ma sempre compresa tra gennaio e febbraio: venerdì 12 febbraio 2021 entreremo nell’anno del Bue (o Bufalo) particolarmente di buon auspicio, visti i tempi, dato che tra le caratteristiche associate a questo animale e ai nati sotto il suo segno zodiacale troviamo una salute di ferro, una grande pazienza e un’inesauribile forza mentale e fisica che li porta a superare ogni ostacolo.

Giochi pirotecnici e spettacoli fino alla prima notte di luna piena

Per l’occasione tutto sarà decorato con il rosso, colore portafortuna;  si inizieranno i festeggiamenti con il cenone della vigilia e si concluderanno con la spettacolare Festa delle Lanterne venerdì 26 febbraio, prima notte di luna piena (la luna piena nella cultura cinese è considerata emblema della riunione familiare) che segna appunto l’arrivo della primavera. In un’atmosfera gioiosa e vivace, tra petardi e fuochi d’artificio per scacciare la sfortuna, si cucineranno diverse pietanze che racchiudono precisi significati simbolici benaugurali. 

Ogni pietanza nasconde un simbolico augurio per il nuovo anno

Prendiamo ad esempio il pesce (Yù): nella lingua cinese il suono di questa parola è identico a quello della parola ‘abbondanza’, quindi mangiarlo a Capodanno assicura denaro e prosperità per l’anno che verrà; niente zuppe, considerate segno di povertà, piuttosto ravioli  (Jiaozi) con diversi ripieni a base di carne, verdure o gamberetti, lavorati prestando attenzione al numero di pieghettature che si formano con la pasta quando si sigillano e alla disposizione nel servirli: sempre in fila e mai in cerchio perché altrimenti gireremo sempre su noi stessi senza progredire. Gli spaghetti della longevità (Chàngshòu Miàn), più lunghi del normale, non vanno assolutamente spezzati in quanto rappresentano un augurio di lunga vita; mandarini e arance, da mangiare e da esporre in casa favoriscono successo e ricchezza mentre gli immancabili involtini primavera (Chan juàn), chiamati così proprio in onore della festività, grazie alla loro somiglianza con piccoli lingotti d’oro vengono considerati un perfetto augurio di benessere e prosperità.

Non possono mancare le palline di riso dolci (Tang yuàn) consumate soprattutto in occasione della Festa delle lanterne: la loro forma circolare richiama di nuovo il concetto del ‘ritrovarsi’ e dello stare insieme; il dolce ‘ufficiale’ è però la Torta di riso glutinoso (dalla consistenza simile a quella di un budino, a base di riso, castagne, datteri e foglie di loto): il suono di questa parola (Nian Gao) è uguale a quello della frase ‘elevarsi di anno in anno’ che secondo la mentalità cinese può essere tradotto come ‘l’attività lavorativa migliorerà e la qualità della vita sarà superiore’: con tanta abbondanza un po’ di fortuna è assicurata a tutti!

Ravioli al vapore

100 g di farina 00  

70 g di farina di riso 

100 ml di acqua 

150 g di lonza macinata  

un pezzetto di zenzero  fresco

una carota 

mezzo  porro  

70 g di cavolo cinese  

100 g di gamberetti sgusciati

un ciuffo di erba cipollina 

3 cucchiai di salsa di soia 

sale  

In una ciotola mescolate le farine con l’acqua e un pizzico di sale fino ad ottenere un impasto omogeneo e sodo, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per circa mezzora. Nel frattempo mondate il porro, la carota, il cavolo cinese e lo zenzero e sminuzzateli con un tritatutto. Dividete a metà le verdure tritate, una parte conservatela, l’altra parte mettetela in una terrina e unitevi la carne macinata e la salsa di soia;  lavate e tagliate finemente i gamberetti e l’erba cipollina poi aggiungeteli a questo impasto. Mescolate bene il ripieno ottenuto, coprite la ciotola e fate riposare 20 minuti. Togliete dal frigorifero l’impasto di acqua e farina e formate piccole palline delle dimensioni di una noce; disponetele su un piano di lavoro infarinato e stendetele aiutandovi con un matterello in modo da ottenere dei dischi di circa 10 cm di diametro. Continuate fino a che tutto l’impasto sarà esaurito (dovreste ottenere circa 20 dischetti). Prendete ora il ripieno e formate una pallina per ogni dischetto d’impasto, ponetela al centro dandogli una forma un po’ allungata. Richiudete ogni raviolo sovrapponendo i due lati della pasta,  bagnate i bordi con poca acqua facendo una piccola pressione per sigillarli meglio, cercando di formare le classiche pieghe. RivestIte con foglie di cavolo cinese le basi dell’apposito cestello di bambù impilabile oppure quello di metallo specifico per la cottura  a vapore e disponete i ravioli ben distanziati; versate 200 ml d’acqua in una pentola e appoggiateci sopra il cestello. Lasciate cuocere i ravioli per 20 minuti quindi serviteli accompagnandoli con aceto di riso o salsa di soia a piacere.

Involtini primavera

4 fogli di pasta fillo (utilizzate due fogli sovrapposti perché è molto sottile)

80 g di germogli di soia  

una carota

un gambo di sedano

70 g di verza 

3 cipollotti

olio di semi di arachidi

30 ml di salsa di soia 

sale   

Lavate, mondate e tagliate in strisce sottili  il sedano, la verza, la carota e i cipollotti. Scaldate 20 ml di olio in un wok o in una padella antiaderente, aggiungete le verdure e un pizzico di sale: quando saranno diventate morbide unite i germogli, la salsa di soia e fate stufare; lasciate raffreddare. Stendete la pasta fillo sovrapponendo due strati da cui ricaverete dei rettangoli. Mettete un cucchiaio di ripieno di verdure lungo il bordo corto di ogni rettangolo, ripiegate verso l’interno il bordo lungo superiore e quello inferiore poi iniziate ad arrotolare la pasta dal lato del ripieno. Sigillate il bordo spennellandolo con poca acqua. Friggete gli involtini in abbondante olio bollente, quando prendono una colorazione dorata sono pronti. Scolateli, asciugateli bene con carta assorbente da cucina poi serviteli accompagnati da salsa di soia e salsa agrodolce.

Salsa agrodolce

25 ml di aceto di riso 

50 ml d’acqua  

20 ml di passata di pomodoro 

un cucchiaino di di amido di mais (maizena)  

20 g di zucchero di canna  

sale

Mescolate la maizena in una tazza con l’acqua fino a quando si sarà ben sciolta, versatela in un pentolino: aggiungete l’aceto di riso, la passata di pomodoro, lo zucchero e un pizzico di sale; amalgamate bene il tutto. Fate addensare a fuoco basso, mescolando, fino a quando inizierà a sobbollire: dovrete ottenere una salsa omogenea. Spegnete il fuoco, versate la salsa in un contenitore e attendete che si raffreddi prima di servirla.

Filetti di pesce in salsa piccante 

450 g di filetti di merluzzo

2 cucchiai di vino di riso 

3 dl di olio di arachidi

mezzo peperone rosso

100 g di germogli di bambù affettati

2 o 3 cipollotti

un pezzetto di zenzero fresco

un cucchiaio di zucchero di canna

poco brodo vegetale

2 cucchiaini di salsa chili

sale 

Mettete i filetti di pesce in un piatto, bagnateli con il vino, aggiungete un pizzico di sale e qualche fettina di zenzero fresco quindi lasciateli marinare per un quarto d’ora circa. Scaldate l’olio nel wok o in una padella di ferro, scolate bene i filetti dalla marinata, asciugateli velocemente e  friggeteli per 2 minuti. Toglieteli dalla pentola e adagiateli su carta assorbente da cucina affinché perdano l’unto in eccesso. Sostituite l’olio di cottura nel wok e mettete a cuocere insieme i germogli di bambù, i cipollotti affettati, il peperone e lo zenzero a filetti. Mescolate poi aggiungete lo zucchero e il brodo. Fate sobbollire, abbassate la fiamma e incorporatevi i filetti di pesce. Lasciate addensare, unite in ultimo la salsa chili e amalgamate bene. Servite su un piatto da portata.

Palline di riso dolci

40 g di farina di riso glutinoso

un cucchiaio di zucchero  

2 cucchiai di acqua

40 g di pasta di fagioli rossi 

2 cucchiai di semi di sesamo bianchi tostati  

Versate la farina in una ciotola, fate la fontana e al centro metteteci lo zucchero. Impastate aggiungendo l’acqua un po’ alla volta. Ungetevi le mani con poco olio e impastate il composto fino a che risulterà compatto e omogeneo. Dividetelo in quattro parti, ricavatene altrettante palline e con il pollice formate un rientro in ognuna di esse. Nell’incavo inserite un po’ di pasta di fagioli rossi. Richiudete l’impasto, inumiditelo esternamente e rivestite le palline con i semi di sesamo tostati. Scaldate abbondante olio in una pentola e friggete le palline facendole ruotare spesso. Quando la superficie esterna inizierà a essere dorata in modo uniforme scolatele e lasciatele asciugare su un foglio di carta assorbente prima di servirle.

Marzia Medagliani

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