“Non ho mai disdegnato il palco del Festival e ho sempre pensato sarebbe stato pazzesco, suonare accompagnato dall’orchestra. Quest’anno mi sembrava proprio quello giusto per presentare una canzone simile, dato che l’Ariston, per via dell’emergenza Covid, sarà l’unico palco importante: se si ha qualcosa da dire, ha senso farlo lì”. A parlare è Willie Peyote (all’anagrafe Guglielmo Bruno, classe ’85) che salirà tra poche ore sul palco della celebre kermesse , per presentare il brano ‘Mai dire mai’ (La Locura) scritto con Carlo Cavalieri D’Oro (che dirigerà anche l’orchestra), Daniel Gabriel Bestonzo e Giuseppe Petrelli”.

Come è andato l’approccio, con la direzione artistica? 

“Mi contattarono per chiedendomi se avessi una traccia pronta nel cassetto, da portare in gara. Effettivamente il pezzo c’era e mi sembrava particolarmente adatto”.

Molto direi, vista la potenza del testo…

“Il tentativo di creare discussione è un modo di dimostrare che amo anche la politica (è laureato in scienze politiche ; ndr) : discutere pubblicamente delle cose mi piace, ma non mi piace affatto come viene gestita ultimamente”.





A differenza dei classici pezzi sanremesi, non canti l’amore…

“Penso che per coerenza con me stesso, andare a Sanremo e parlare d’amore sarebbe stato come abdicare al tentativo di fare discussione e satira, con le canzoni che faccio! Poi ero certo che l’amore sarebbe stato …. imperante come tutti gli anni, e sarebbe stata superflua, una mia versione!”.

Questa è la tua prima volta al Festival, tra restrizioni e divieti. Non ci sarà tutto il delirio che artisti, addetti a lavoro e giornalisti, ben conoscono…

“Lo ammetto, mi mancherà tutto l’aspetto del ‘carrozzone sanremese’. Mi ero ripromesso di fare Sanremo un anno soltanto, e invece ecco che mi toccherà replicare, per godermi tutte quelle cose. Da un lato mi mancherà, dall’altro mi concentrerò sulla performance e avrò meno distrazioni”.





Quanto può influire la musica, nella società?

“Beh, non sono Bob Marley, non credo si possa cambiare il mondo con le canzoni, ma penso che si possa cercare di fare scoppiare una discussione. Io tento di creare un pensiero critico, far discutere di temi importanti: se ci confrontiamo, cambiamo noi e cambiamo il mondo”.

Nella serata dei duetti, con te ci sarà Samuele Bersani …

“…che incredibilmente ha accettato di venire! Sono più emozionato di avere Bersani vicino che non per essere a Sanremo. Sarà una grande responsabilità. La sua ‘Giudizi universali’ è un capolavoro. Bersanimi ha cresciuto artisticamente, mi ha insegnato a scrivere in una determinata maniera. Certo, io ho un’altra poetica, ma ho preso spunto anche da lui. È un modo di farmi un regalo e per dimostrare che sono un rapper, ma non prescindo mai, dalla musica che faccio”.

Sonja Annibaldi

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Willie Peyote_Willie ALTA _47A9119_Sanremo21_foto di Chiara Mirelli
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45 giri_Willie Peyote.indd Willie Peyote_Willie ALTA _47A9119_Sanremo21_foto di Chiara Mirelli Willie ALTA-9825_b Willie Peyote_Willie ALTA _47A9145_sanremo21_foto di Chiara Mirelli





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