Con l’installazione “EARTH BITS – Sensing the planetary”, esposta dal 18 marzo al 6 settembre 2021 (con variazioni nel caso la Pandemia colpisse più duramente), Dotdotdot inaugura la riapertura stagionale del Museo di Arte, Architettura e Tecnologia di Lisbona.
Scienza, cultura e design si incontreranno in un percorso multisensoriale che – attraverso installazioni multimediali, dataviz, wallpaper digitali, video animati e una speciale consolle interattiva – racconteranno in modo inedito l’attuale emergenza climatica per generare una presa di coscienza individuale e collettiva sul tema. A promuovere il progetto e dare il supporto scientifico necessario, troviamo ESA (European Space Agency), IEA (International Energy Agency), EDP Innovation (Energias de Portugal) ed EDP Sustainability.
“EARTH BITS – Sensing the Planetary”, un’esperienza multisensoriale da vivere
“EARTH BITS – Sensing the Planetary” è parte di maat Explorations, il palinsesto, appena creato, di esposizioni ed attività didattiche, ideato dal museo portoghese per approfondire, attraverso punti di vista diversi, i temi più attuali legati al cambiamento climatico, con tutte le trasformazioni ambientali del caso, che stanno profondamente condizionando il futuro del nostro pianeta e di tutti noi.
Le quattro installazioni che compongono l’esposizione – “POWER RINGS”, “24HOURS: THE ECOLOGY AND ENERGY OF OUR FLUX”, “THE CO2 MIXER”, “PLANET CALLS – Imagining Climate Change” – restituiscono al visitatore una serie di evidenze scientifiche sulla crisi ambientale e sulla centralità dell’abuso di consumo energetico dell’uomo nel disastro, mettendo il visitatore di fronte ad uno scenario di responsabilità, singole e collettive.
Le quattro installazioni
Il viaggio del visitatore, inizierà con “POWER RINGS” un dataviz in loop che mostrerà il consumo di elettricità in Portogallo nel biennio 2019-2020, raccontando l’impatto delle restrizioni adottate durante il primo lockdown, spiegando come il covid-19 abbia influito sul fabbisogno energetico.
Andando avanti, si entrerà in contatto con “24HOURS: THE ECOLOGY AND ENERGY OF OUR FLUX”, un grande murale illustrato lungo 12 metri che racconterà meticolosamente, con una serie di illustrazioni dettagliate, i meccanismi di consumo energetico che stanno alla base di 80 semplici azioni che si compiono abitualmente nel corso della giornata, nel tentativo di far comprendere agli spettatori quali accortezze si potrebbero utilizzare per sprecare di meno.
La terza installazione, dal nome “THE CO2 MIXER”, porterà le persone ad interagire con una speciale consolle con un’interfaccia grafica animata che permetterà di identificare l’impatto energetico del singolo individuo sul Pianeta in base al proprio stile di vita.
Infine, la quarta opera dell’esposizione, “PLANET CALLS – Imagining Climate Change”, che concluderà il tour, si svilupperà come un gigantesco wallpaper digitale ‘dipinto’ da dati e immagini riguardanti la situazione del nostro ecosistema, realizzato grazie alla speciale collaborazione con la European Space Agency (ESA), che ha reso possibile l’utilizzo di preziosi dati e straordinarie immagini satellitari.
Il parere di Alessandro Masserdotti, co-founder e CTO Dotdotdot
Nel parlare della mostra, Alessandro Masserdotti, co- founder e CTO Dotdotdot ha commentato: “La progettazione di esperienze narrative basate su evidenze scientifiche come ‘Earth Bits’, coniugano la visione del museo e la volontà di stimolare un pensiero critico andando oltre la semplice messa in scena di un messaggio, grazie alla costruzione di una storia da esplorare attraverso linguaggi innovativi che aiutano a decodificare la complessità, strutturare il pensiero e creare conoscenza che si apre al confronto tra scienza, cultura e società”.
Laura Galasso