Quando si deve parlare dei Berliner Philharmoniker lo si dovrebbe fare solo per la stupenda musica che riescono a eseguire. Ma naturalmente loro come l’arte che trasmettono sono soggetti “viventi”, che interagiscono con la società che gli sta attorno. Per cui quello che può essere un paradiso come la Berliner Philharmonie, sede dei concerti dei Berliner Philharmoniker, dal marzo 2020 ha visto una chiusura totale agli spettatori a causa della pandemia. Ma qualcosa di positivo sta avvenendo: lo scorso 20 marzo l’orchestra si è presentata in sala per un concerto aperto a 1000 spettatori, che si erano sottoposti al tampone, con risultato negativo.
L’esperimento “Pilot Project”
L’occasione si è creata nell’ambito di un “progetto pilota” voluto dal Berliner Senat (a cui parteciperanno altre istituzioni culturali della città), con l’obiettivo di sperimentare la possibilità di ospitare un pubblico “controllato” agli eventi in teatro; e a lungo termine ad altri appuntamenti culturali con un audience più grande.
Il concerto del 20 marzo
Alla guida dei Berliner Philharmoniker (compagine che l’anno prossimo compirà 140 anni) è salito sul podio Kirill Petrenko, direttore stabile dell’orchestra dal 2019. Russo di nascita si è trasferito in Austria a 18 anni dove ha continuato i suoi studi musicali e ha avuto modo di debuttare come direttore. Il suo esordio come direttore musicale dei Berliner Philharmoniker avvenne nell’agosto di due anni fa, con l’esecuzione gratuita della Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven, davanti alla Porta di Brandeburgo.
In programma una “Serata russa”
Il programma del concerto del 20 marzo proponeva due capolavori della letteratura musicale russa: L’Overture Fantasia “Romeo e Giulietta” di Pëtr Il’ič Čajkovskij, e la Sinfonia n. 2 in mi minore op. 27 di Sergej Rachmaninov. Due compositori che Petrenko conosce bene.
Il brano di Čajkovskij fu composto nel 1869 e prende ispirazione dal dramma di William Shakespeare, e pur essendo un ouverture la sua struttura complessiva si rifà a quella del poema sinfonico in forma di sonata, con un introduzione e un epilogo, ad aprire e chiudere il discorso musicale. Petrenko a questo brano affianca la Sinfonia op. 27 di Rachmaninov con cui aveva debuttato alla guida dei Berliner Philharmoniker nel 2006. Così a distanza di 15 anni vuole riproporre, come se fosse un nuovo inizio, una delle sinfonie del maestro russo più apprezzate e famose. Composta tra il 1906 e l’anno successivo debuttò, sotto la direzione dello stesso Rachmaninov, l’8 febbraio 1908, ma essendo stata valutata troppo lunga, nel corso degli anni ebbe diverse revisioni.
Vi siete persi il concerto? Un occasione per ascoltarlo
Di certo la possibilità di assistere a questo concerto è stata molto limitata, ma niente paura. Come già da tempo succede in molte istituzioni musicali internazionali, anche per questo evento la tecnologia ci può aiutare. Il concerto del 20 marzo sarà trasmesso il 4 aprile prossimo (la domenica di Pasqua), alle 17:00 sul canale digitale e web Arte, e alle 19:00 nella Digital Concert Hall sul sito web dei Berliner Philharmoniker (che lo metterà in replica il giorno dopo alle ore 13:00).
Riccardo Santangelo
Fotografie : ©Stephan Rabold



































