Pino Imperatore è nato nel 1961 a Milano ma vive da sempre in Campania. Da sempre la sua personalità è caratterizzata da un forte orientamento alla satira e al “dispensare buon umore e sorrisi”. Questo non poteva che influenzare il suo stile di scrittura e la sua produzione letteraria.
Pino Imperatore
Nel corso degli anni ha scritto sei romanzi, varie opere teatrali e racconti, vincendo i principali premi nazionali per la scrittura comica e umoristica. “Benvenuti in casa Esposito” e “Bentornati in casa Esposito” sono i romanzi di maggior successo dello scrittore, oltre 100.000 copie vendute.
Dalle vicende degli Esposito è stata tratta anche una commedia teatrale che, dopo anni di rappresentazioni a teatro, è diventata un film, “Benvenuti in casa Esposito”, con Alessandro Siani in veste, di regista, co-autore e co-produttore del film, così come della commedia, insieme Pino Imperatore.
Lo scrittore in attesa dell’uscita nelle sale del film torna a raccontare le avventure tragicomiche della famiglia di camorristi napoletani più sgangherata ed esuberante di sempre. Ancora una volta, Tonino Esposito, il capo famiglia, ci prova, a seguire le orme del padre, defunto boss del rione Sanità, e a diventare un criminale come si deve. Ma per quella vita ci vuole stoffa, e lui quella stoffa proprio non ce l’ha.
Tutti matti per gli Esposito
Goffo, ingenuo, nullafacente e perseguitato dalla sfortuna, sembra incapace di combinarne una buona. Canzonato dalla moglie, dai quattro figli, dai suoceri, dalla domestica ucraina e persino da due iguane e da un coniglietto, è la pecora nera della famiglia e il delinquente più maldestro nella storia della camorra.
Quando anche ’O Capitano, lo spirito di un ufficiale spagnolo che gli parla mediante un teschio presente nel cimitero delle Fontanelle, si rifiuta di dare ancora ascolto ai suoi lamenti e lo incita a darsi finalmente una mossa, Tonino capisce di aver toccato il fondo.
Decide perciò di cambiare strada e di cercarsi, per la prima volta in quarantacinque anni, un lavoro onesto.
Ma i guai non tarderanno a raggiungerlo, così come gli uomini del clan che hanno in mente per lui un compito “molto speciale”…
“Aglio olio e assassinio” e “Con tanto affetto ti ammazzerò”
Ma l’inesauribile capacità creativa di Pino Imperatore non si limita alle vicende degli Esposito. Sono, infatti, degne di nota le vicende “gialle” del gruppo investigativo che ruota attorno alla trattoria Parthenope.
Il Ristorante si trova proprio di fronte al commissariato di polizia dell’affascinante quartiere e Margellina e la famiglia Vitiello che, capitanata da nonno Francesco e dal figlio Peppe, gestisce la premiata trattoria, non solo dispensano buoni piatti e aneddoti ancor più saporiti, ma partecipano anche alle indagini del commissariato.
Infatti, l’ispettore Gianni Scapece, amante della cucina non meno che delle donne, lavora nel commissariato appena aperto di fronte al locale e dove si racconta che viva il fantasma di una vedova allegra.
Per lui è un ritorno a casa, perché in quel quartiere ci è nato, e nell’ospitalità dei Vitiello ritrova il calore e la veracità che aveva perduto.
Quindi per lui è inevitabile coinvolgere tutto il “mondo” della Parthenope nelle sue indagini sempre ben indirizzate dalle scoppiettanti intuizioni dei Vitiello.
Questa è, in sintesi, la base su cui si dipanano le vicende raccontate nei due romanzi: “Aglio olio e assassinio” e “Con tanto affetto ti ammazzerò” . A cui speriamo ne seguano presto altri.
L’ umorismo di Pino Imperatore
In tutte le sue opere, Pino Imperatore dirige un coro di voci esilaranti e di situazioni pirotecniche, confermandosi un maestro dell’umorismo, quello che unisce l’allegria e l’amarezza, compiendo il grande miracolo di farci ridere delle nostre stesse debolezze e assurdità. Una capacità questa che lo allinea, senza dubbio, alla grande tradizione degli autori umoristici napoletani del ‘900, dai fratelli De Filippo ad Antonio De Curtis , Totò.
Alberto Tenconi