Fondazione Esagramma, l’ inclusione attraverso la musica.
Uno dei pregi della professione giornalistica è l’opportunità, che questa continuamente ci offre, di entrare in contatto con realtà sempre nuove. Alcune delle quali veramente speciali. Speciali perché permettono di comprendere che, nonostante il momento drammatico che stiamo vivendo, vi è sempre qualcuno che continua ad operare per il bene comune, anche per quello delle persone apparentemente meno dotate.
Associazione Esagramma di Milano
Una di queste realtà è senza dubbio l’Associazione Esagramma di Milano, che ci viene presentata dal conduttore della sua orchestra, il Maestro Gabriele Rubini.
L’Associazione Esagramma è, da molti anni, un bellissima realtà milanese che si occupa della riabilitazione di persone con disabilità, sia fisiche che intellettive, attraverso l’utilizzo della musico terapia orchestrale.
L’ orchestra come laboratorio d’inclusione
L’idea è quella di utilizzare l’orchestra come laboratorio d’inclusione. L’inclusione è, infatti, l’obbiettivo principale che si vuol far raggiungere alle persone con disabilità per consentire ad ognuno di essere parte attiva della società.
Un’ orchestra è proprio questo, una realtà in cui ogni componente, dal primo violino al più semplice triangolo, è importante ed ha un suo ruolo ben preciso per la buona riuscita di qualunque esecuzione. L’importante è trovare il contesto idoneo a mettere in luce le voci di tutti. Questo è quello che fa Esagramma, inserendo le persone in un orchestra con modalità accessibili a tutti.
La potenzialità terapeutica
La potenzialità terapeutica del far parte dell’orchestra è insita nella natura stessa della musica sinfonica che, mette in gioco le nostre emozioni, ma anche la nostra mente perché attiva pensieri. Infatti, anche laddove non arriva la parola, arriva la musica.
Il programma, attuato presso la fondazione, è strutturato in un triennio di base, dove si procede con lo sciogliere i nodi legati ai problemi relazionali, e si insegna, fin da subito, a suonare lo strumento .
A differenza dei metodi tradizionali di insegnamento della musica dove, tradizionalmente, si comincia imparando le note, la lettura degli spartiti e il solfeggio, qui si impara subito a suonare mentre si esegue il brano. Si impara a suonare perché il tuo amico/insegnante suona e tu suoni con lui.
I concerti nel mondo
Ad oggi, i ragazzi che suonano nell’orchestra, hanno raggiunto un tale livello di bravura interpretativa che, il gruppo musicale di Esagramma, si esibisce in pubblico in numerosi concerti sia in Italia sia all’estero.
Nei progetti di recupero attuati presso la fondazione Esagramma non si utilizza solo la musica, ma anche la parola e il concetto di multimedialità. Infatti si insegna anche utilizzare la parola come comunicazione artistica attraverso la drammatizzazione, per esempio in un radiodramma o la lettura e la registrazione di un audiolibro.
L’ offerta della Fondazione
L’offerta è dunque ampia e, ognuno dei frequentatori della fondazione, può godere del percorso riabilitativo più idoneo alla sua personalità e alle sue necessità.
Agli operatori della fondazione va anche il merito di non aver fermato il loro lavoro nel periodo della pandemia ma, di aver saputo adeguare gli spazi e adottare misure di sicurezza tali da consentire loro di proseguire l’attività, non solo a distanza in videoconferenza, ma anche in presenza, consentendo così, ai loro allievi, di non interrompere l’attività, con il rischio di perdere i risultati già raggiunti.
Alberto Tenconi