Dal 19 marzo 2020, consci del fatto che la pandemia sarebbe durata ancora parecchio tempo, il Metropolitan Museum of Art di New York ha insistito, e probabilmente è stato uno dei primi musei a farlo, nel portare il più possibile la sua missione divulgativa online, in modo da non far rimanere immobile il museo e la sua attività: tramite un sito internet interattivo e che permette di girare tra le varie collezioni ed un tag (#MetAnywhere) che raccogliesse tutte le sfaccettature della struttura, l’anima del museo è stata resa disponibile ovunque nel mondo.
I numeri dell’online ed i risultati
L’utilizzo di #MetAnywhere ha fatto sì che siano emersi dai profondi meandri digitali del Museo contenuti che si erano un po’ dimenticati, invitando al contempo un coinvolgimento creativo su tutte le piattaforme al fine di valorizzarne quelli nuovi e di crearne in un certo senso di altri. La home page è passata dall’incoraggiamento delle visite in loco alla presentazione di punti salienti della struttura basati sul Web, comprese le viste a 360 gradi di spazi iconici, le dietro le quinte dei video ed esplorazioni dinamiche di mostre temporanee e permanenti.
Il Metropolitan, comunque, continuerà inoltre a condividere contenuti all’interno dei già preesistenti momenti online, come #TuesdayTrivia e #MetSketch sui suoi canali social, introducendo nuovi modi per presentare storie uniche a cura dei follower del Museo ed anche modi per i curatori di condividere i loro pensieri e le loro competenze da casa.
All’inizio della Pandemia, gli account social del Museo hanno registrato aumenti significativi nei tassi di coinvolgimento: Instagram è aumentato del 78%, Twitter del 63% e Facebook del 34%. Le visualizzazioni di YouTube sono aumentate del 150% rispetto alle medie settimanali. Anche il traffico sul sito web è aumentato. A dimostrare quanto le persone, seppur chiuse in casa, avessero apprezzato il potenziamento fatto per non impedire loro di perdersi la vita del museo.
Le dichiarazioni di Max Hollein, il direttore del Metropolitan Museum of Art
Max Hollein, Direttore del Met, ha dichiarato durante i primi momenti di potenziamento dell’online del primissimo lockdown: “La collezione del Museo rappresenta 5.000 anni di espressione creativa del mondo. Poiché stiamo pensando a tutti a New York City ed oltre, in questo momento eccezionale, vogliamo condividere le ricchezze dell’arte del Museo (…) come mezzo di ispirazione e connessione. Il sito web ed i canali dei social media hanno qualcosa per tutti: da una visita alla galleria virtuale, od uno sguardo ravvicinato ad un capolavoro insieme ad un artista rinomato, od un’attività coinvolgente che può essere goduta con gli altri. Ci auguriamo che, anche quando gli edifici sono temporaneamente chiusi, il Museo possa fornire una certa misura di comfort e comunità attraverso la bellezza e la meraviglia della storia culturale condivisa del mondo “.
Punti salienti delle visite online
Il pubblico può visitare virtualmente gli spazi più iconici del Museo con il popolare e premiato Met 360 Project, il quale permette di guardare gli artisti contemporanei mentre discutono di un’opera o di una galleria specifica attraverso la serie di video The Artist Project, che comprende 120 episodi; inoltre, è possibile scorrere più di 450.000 immagini di oltre 230.000 oggetti d’arte delle collezioni.
Con Met Collects e Met Stories, si può interagire con le più recenti opere aggiunte e condividere sui social, mentre #MetKids terrà occupati i bambini con attività fatte ad hoc, ovvero un’ampia selezione di piani di lezione, che integrano opere d’arte in risorse educative, con pratiche guide alla fruizione per i genitori disponibili sempre da casa.
Laura Galasso
© The Metropolitan Museum of Art