“Asilo Club” , pubblicato da Salani, un libro in cui Mirko Volpi, con ironia tagliente e allo stesso tempo con uno sguardo tenero e sincero, ci fa compiere un viaggio semiserio tra le paure, le aspettative e le domande di tutti i genitori alle prese con il grande mistero della crescita dei figli.
Asilo Club è, per certi versi un libro anomalo se si pensa che è stato scritto da un docente Universitario che si occupa di autori del XIII secolo.
Mirko Volpi
Mirko Volpi è nato a Nosadello, in provincia di Cremona, nel 1977. Insegnante di Linguistica italiana all’Università di Pavia la cui area di interesse sono Dante, i suoi primi commentatori, e gli antichi volgari italiani. Ci si sarebbe aspettati un libro di diverso genere.
Ma anche i docenti universitari hanno una vita fuori dall’ateneo, una famiglia degli affetti e sono papà. Così nasce questo libro autobiografico in cui l’ autore ci offre un punto di vista inedito sulla paternità.
Un punto di vista inedito sulla paternità
Polo a strisce, capelli appena tagliati e zaino dei Minions in spalla: ecco Ludovico al suo primo giorno di asilo.
Ed ecco anche suo padre, dopo una notte insonne, accompagnarlo diligente fino ai cancelli della scuola dell’infanzia L’Aquilone di Pavia, presidiati da un sorridente nano Dotto in terracotta che sembra lanciare un avvertimento ai poveri genitori ancora ignari del destino a cui stanno andando incontro.
Cosa si nasconde dietro le impenetrabili mura della classe dei Verdi? Chi sono Margot, Desirée, Viola e gli altri membri della segretissima società di tre, quattro e cinquenni che è l’Asilo Club? Nessuno lo saprà, mai.
Abbandonata ogni pretesa di essere un padre ‛all’antica’, Mirko Volpi si ritrova alle prese con i temuti Giorni dell’Inserimento; con gli odiatissimi ma ormai imprescindibili corsi pomeridiani; con la routine quotidiana del tragitto casa-scuola e ritorno, in cui ogni tentativo di carpire qualcosa sulla giornata di Ludovico è sempre, comicamente e drammaticamente, vano.
Antonella Lattuada