C’è stato un tempo in cui si esisteva la cucina come stanza a sé. Non come in questa epoca dove si vive in open space. La cucina era anche un luogo di ritrovo, dove famiglie, più o meno allargate con parenti, amici, conoscenti, si radunavano in quello spazio temporale che andava dal risveglio al rassetto post-cena. Erano anni in cui la televisione raramente aveva dimora in cucina, per cui era consono avere come sottofondo della propria vita, quello che trasmetteva la radio. Mamma Rai in tempi più lontani, poi le prime radio libere e poi quelle commerciali.
Commedie e radiodrammi
Quel modo di fare la radio, sicuramente attualizzato per questo nuovo millennio, è ancora valido: ha solo cambiato un po’ d’abito, di ritmo (ma anche la nostra vita l’ha fatto, ed è diventata sempre più veloce, ahimè!) e di nome. Se allora si chiamavano commedie e radiodrammi, ora (beh in effetti da qualche lustro!) hanno preso il nome di “podcast”, cioè la combinazione delle parole iPod, o anche “pod” (baccello o capsula), e broadcast, ovverosia “trasmissione”); ma il risultato è lo stesso.
Un radio dedicata al teatro
Di radio nuove nell’etere ne nascono poche perché i costi sono esorbitanti e le tecnologie si sono evolute. Per cui i podcast si trovano soprattutto in rete, soprattutto all’interno delle radio online, quasi tutte votate alla musica.
In controtendenza dal 22 maggio è nata Radio Parenti, l’emittente online del Teatro Franco Parenti di Milano, vera istituzione nel panorama meneghino (ma anche nazionale) della cultura italiana. Questa nuova realtà è stata fortemente voluta dalla direttrice del teatro Andrėe Ruth Shammah, che afferma che «viaggia con la voce, è la parola che evoca, che accende la fantasia, che invita all’ascolto. Il teatro è più forte della pandemia e la radio è amica del teatro, non lo sostituisce ma ne amplifica la prospettiva». Per ascoltarla basta collegarsi all’indirizzo www.parentionair.it. La direzione di Radioparenti è stata affidata Christian Rocca, attualmente direttore editoriale del sito di informazione “Linkiesta” e collaboratore de “La Stampa”.
Grandi interpreti tra presente e storia
Il palinsesto dell’emittente sarà aggiornato quotidianamente, con contenuti che copriranno vari interessi: radiodrammi, interviste, rubriche, gioielli di repertorio, speciali da dietro le quinte. Le trasmissioni presenti saranno il frutto di nuove produzioni e rielaborazioni di contenuti dell’archivio del Teatro, e copriranno argomenti molto vari: letteratura, poesia, teatro e vita, storia di Milano tra musica e parole, ridere ridere ridere, riflessioni sulla società, storia e filosofia, notizie, radiodrammi, e musica.
Dato che dal Franco Parenti sono passati dalla sua fondazione (anno 1972 con il nome di Salone Pier Lombardo), la gran parte della cultura italiana, si potrà ascoltare una varietà di artisti, intellettuali, filosofi, musicisti, quali Gioele Dix, Andrée Ruth Shammah, Lella Costa, Filippo Timi, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, Lino Guanciale, Gabriele Lavia, Sonia Bergamasco, Eduardo De Filippo, Giorgio Albertazzi, Emanuele Severino, Corrado Tedeschi, Laura Marinoni, Jean Blanchaert, Christian Raimo, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Massimo Recalcati, Vittorio Sermonti, Gianni Gualberto Morenebaum, Matteo Ceccarini, Raphael Tobia Vogel, e molti altri.
Caratteristica della radio è quella di essere libera e gratuita per tutti, nato come progetto di condivisione di cultura, ma che per sopravvivere ha anche bisogno dei contributi degli ascoltatori attraverso una richiesta di donazioni, che vanno da 10 (per i simpatizzanti) a € 300 (per i mecenati).
Riccardo Santangelo