La quattordicesima edizione del Milano Flamenco Festival si celebrerà dal 19 al 24 giugno e, per l’appuntamento autunnale, dal 12 al 14 de novembre (da confermare) Flamenco, danza spagnola e contemporanea, mano a mano, fra tradizione e gestualità rinnovata torneranno sul palco del Piccolo Teatro Strehler di Milano – Teatro d’Europa.
Oggi più che mai il Festival guarda al futuro seguendo il filo conduttore Segni del tempo / Memorie – Visioni – Contrasti: una riflessione sul tempo e i cambiamenti generati dal suo passaggio e una riflessione sul futuro scandita e raccontata dalle tre compagnie ospiti attraverso el baile, cante e musica.
VILLA ROSA & Friends – Gala flamenca per sostenere i tablaos
Un tempo che ha generato importanti cambiamenti, spesso definitivi come la recente chiusura del Villa Rosa, il più antico tablao flamenco di Madrid. Per questo motivo, il 22 giugno, artisti celebri si riuniscono nel VILLA ROSA & Friends – Gala flamenca, uno spettacolo speciale, per solidarizzare, difendere e sostenere tutti i tablaos di Spagna e i loro artisti, puntando i riflettori su questo simbolo culturale, tempio della continuità di quest’arte, trampolino di lancio, mezzo di sussistenza, primo contatto con quest’arte per il pubblico internazionale.
VILLA ROSA & Friends / GALA FLAMENCA Prima assoluta il 22 GIUGNO 2021 – ore 19:30 – durata 70 minuti
Il mitico tablao Villa Rosa, il più antico di Madrid, vittima di chiusura definitiva dopo 100 anni di attività rivive in questa gala solidale in nome tutti i tablaos di Spagna, templi del flamenco a rischio estinzione. Artisti celebri hanno risposto all’appello del Milano Flamenco Festival portando in scena questo spettacolo creato in esclusiva, con la regia di Manuel Liñán e la partecipazione di artisti che con anima e corpo si battono per questo simbolo culturale reclamando il suo ritorno per la continuità e sopravvivenza del flamenco e dei suoi artisti.
La función del Tablao en la sociedad y en el futuro de los artistas
A fine spettacolo, incontro con gli artisti su La función del Tablao en la sociedad y en el futuro de los artistas per il Congresso Mondiale del Flamenco dell’ Istituto Cervantes.
Baile y colaboración especial baile Jonatán Miró, Raquel Heredia “La Repompilla”, Adrián Santana – Dirección artística: Jonatán Miró – Dirección escénica: Manuel Liñán – Cante Ismael de la Rosa, Manuel Marín – Guitarra Yerai Cortés
COMPAGNIA ANA MORALES – SIN PERMISO Canciones para el silencio – Prima nazionale il 23 GIUGNO 2021 – ore 19:30 – durata 75 minuti
“Quando scopri che nulla è casuale, che l’Andalusia era parte di me ancor prima che me stessa, che ci fu un uomo segnato dal dolore e questo dolore provocò il silenzio. che il suo silenzio si trasformava in musica, in flamenco, che le sue parole mute volarono col vento e il vento le convertì in danza.” Ana Morales
Rivendicando appieno le sue origini andaluse e il flamenco come forma di vita, l’ex solista del Ballet Flamenco de Andalucia, firma la sua opera più personale. Sin Permiso evoca il ricordo di suo padre, sivigliano emigrato in Catalogna, e dà vita, attraverso la sua danza febbrile, ai silenzi e alle parole mai dette tra loro. In uno spazio tutto suo Ana Morales esorcizza i ricordi e da nuova vita ai tanti perché irrisolti, e lo fa sin permiso, passando dalla nudità alla bata de cola, all’abito maschile, ripercorrendo l’estetica del flamenco dalla tradizione alla modernità del gesto rivisitato. Accompagnata da un formidabile trio di musicisti mescola musica tradizionale con voli elettronici. Accanto a lei un partner eccezionale: il ballerino/bailaor José Manuel Álvarez.
Residencia artística: intercambios para el futuro de la creación
A fine spettacolo, incontro con Ana Morales su Residencia artística: intercambios para el futuro de la creación per il Congresso Mondiale del Flamenco dell’ Istituto Cervantes.
Baile e coregrafia: Ana Morales, José Manuel Álvarez – Colaboración coreográfica: David Coria – Regia, drammaturgia: Ana Morales, Guillermo Weickert – Chitarra: Juan Antonio Suarez “Canito” – Cante: Juan José Amador – Batteria y Música electrónica: Daniel Suarez
ANA MORALES – (Barcellona 1982)
Nasce a Barcellona, si inizia alla danza e al flamenco nel Conservatorio della città natale, e questa dualità le permette di acquisire una versatilità che sviluppa senza limiti in tutte le sue creazioni. Siviglia diventa la sua città adottiva e qui completa la sua formazione nella Compagnia Andaluza di Danza (attualmente Ballet Flamenco de Andalucia) allora diretta da José Antonio Ruiz, e con maestri come Juana Amaya, Eva Yerbabuena, Isabel Bayón o Andrés Marín.
Nella sua carriera compagnie importanti: El Pipa, la Compañía Andaluza de Danza nella quale permane quattro anni per poi rientrarvi come ballerina solista sotto la direzione di Rafaela Carrasco (Ballet Flamenco de Andalucia), Javier Latorre, Javier Barón, Andrés Marín, Rafael Estévez e musicisti del calibro di Dorantes e Miguel Angel Cortés.
Parallelamente porta avanti le sue produzioni nelle quali trionfa la sua versatilità come danzatrice, dal flamenco al contemporaneo. La sua forte personalità e presenza scenica la contraddistinguono nel panorama artistico, fino a portarle riconoscimenti importanti fra cui il Premio Giraldillo alla Migliore Ballerina nell’ultima edizione della Bienal de Flamenco di Siviglia.
MARCO FLORES con DAVID LAGOS e ALFREDO LAGOS – RAYUELA – Prima Nazionale il 24 GIUGNO 2021 – ore 19:30 – durata 90 minuti
Per celebrare i vent’ anni di carriera Marco Flores porta in scena RAYUELA, nuova produzione con la regia e drammaturgia di Francisco López.
La rayuela (in spagnolo linea, striscia) antico gioco infantile (in Italia conosciuto come settimana, campana o gioco del mondo) e titolo dell’omonimo testo di Julio Cortàzar, serve da ispirazione e metafora della carriera e vita di questo versatile artista, di origine gitana, ma con un bagaglio artistico che spazia dal flamenco al classico spagnolo al contemporaneo. Un viaggio di andata e ritorno nel tempo, partendo dall’impulso primigenio della vita, il ritmo, passando per le tappe che hanno segnato la sua arte e il suo stile, fino alla resa dei conti, al momento del bilancio, alla necessità di ritornare alle origini, questa volta in veste di viaggiatore attento e sincero, consapevole delle peripezie del cammino percorso, con la volontà di tornare a incontrarsi con l’essenza del flamenco e riviverla con pieno significato, come un artista del XXI secolo, perché il flamenco è quel luogo senza barriere e limiti dove l’impulso creativo acquista pienamente senso. Sarà accompagnato dalla chitarra sopraffina di Alfredo Lagos e da uno dei più quotati cantaores del momento David Lagos, candidato a ben nove nomination ai Premios MIN de la Música Independiente 2020, e per la prima volta in Italia.
Coreografía, Baile Marco Flores – Música Original, Guitarra Alfredo Lagos – Cante David Lagos – Dirección, Dramaturgia Francisco López – Asesoramiento Coreográfico, Coreógrafa Invitada Olga Pericet
Flamenco e letteratura: dall’idea alla danza
A fine spettacolo, incontro con Marco Flores su Flamenco e letteratura: dall’idea alla danza per il Congresso Mondiale del Flamenco dell’ Istituto Cervantes.
MARCO FLORES – Cadice, 1986
Marco Flores incarna l’ultima frontiera del baile flamenco: trasportare la danza del passato al presente preparandola per il futuro. È fautore di una linea estetica in cui concetti e idee rompono con le convenzioni, si uniscono, si adattano nelle forme arricchendosi di una virilità eterea.
Il suo è un caso singolare: nasce come chitarrista accompagnando il fratello anch’egli bailaor, e scopre solo casualmente il suo talento per la danza cominciando a studiare da autodidatta. Non tarda ad essere notato nell’ambiente conquistando presto ruoli di rilievo nelle più importanti compagnie: Sara Baras, Rafael Amargo, Rafaela Carrasco, è artista invitato in Festival insieme a nomi come Joaquín Cortes, Estrella Morente, Tomatito.
Decisivo l’incontro e successive collaborazioni con artisti emblematici della sua generazione con cui oggi divide la scena internazionale: Manuel Linan, Daniel Dona e Olga Pericet. Il suo primo spettacolo in solitario lo consacra a figura di prima linea confermando le sue doti di interprete, coreografo e regista.
Percorre i cinque continenti calcando le scene dei più importanti Festival e teatri internazionali. Numerosi i premi fra cui Premio Carmen Amaya del Concorso Nacional de Arte Flamenco de Córdoba, Premio Antonio Gades del Concurso de Arte Flamenco de Córdoba, Premio Mario Maya del Concurso de Arte Flamenco de Córdoba, Mejor bailaor revelación – Revista Deflamenco, Mejor Bailaor Flamenco hoy Crítica specializzata, Premio de la Crítica al Mejor Espectáculo Festival de Jerez e, ultimo, il Premio El Ojo Crítico De Danza 2018. Eleganza, sobrietà, gusto e virtuosismo ritmici sono i sui tratti distintivi.
Attività parallele
Non mancheranno attività parallele: Flamenco en Flash, una performance di breve durata che animerà alcuni luoghi della città, oltre a un laboratorio diretto da Manuel Liñan, e due conversazioni con gli artisti: la prima con gli aritsti del Villa Rosa & Firends su Funzione e futuro del tablao e la seconda con Marco Flores su Rayuela in relazione al romanzo di Julio Cortázar al quale ispirato.
Fotografie : ©Piccolo Teatro Strehler di Milano, ©Punto Flamenco