Oggi, My Urby Music Hall, si discosta leggermente da quelle che sono le sue proposte abituali, infatti questa volta non intervistiamo un musicista, ma bensì uno scrittore anche se, come scoprirete presto, Ludovico De Bonis ha dei legami molto stretti con la musica.
Ludovico De Bonis
Ludovico vive a Messagne, in provincia di Brindisi, e di mestiere è Comunicatore e Social Media Analyst. Tra le tante cose che ha fatto nella sua vita è co-fondatore dell’Associazione Culturale FantasyEra. Associazione in cui si occupa di curare l’area social, le pubbliche relazioni, e naturalmente di curare il settore musica. Inoltre svolge l’attività di analista dei prodotti televisivi fantasy, Recensione dei libri di genere fantasy.
Da quasi un anno recensisce anche album di artisti famosi e non per la redazione di TuttoRock sita in Milano. Adora la comunicazione in ogni sua forma al punto tale da sentirsi sommerso in essa. Non riesce a vivere senza la televisione, le serie tv e la musica. Sin da piccolo sogna di diventare un critico dei media e grazie ai suoi studi ha scoperto l’amore per la psicologia, l’analisi dei prodotti culturali e la ricerca.
Gli studi
I suoi studi sono lo specchio di quello che ha appena descritto, infatti, ha conseguito una Laurea Triennale in “Scienze della Comunicazione” presso “l’Università del Salento” e una Laurea Specialistica in “Industria Culturale e Comunicazione Digitale” presso “La Sapienza” di Roma. Nella capitale ha avuto anche l’opportunità di conseguire un Master di I livello in “Management, Marketing e Comunicazione della Musica” entrando in contatto con diversi esponenti dell’ambito musicale discografico arricchendo ulteriormente le sue conoscenze verso un settore poco conosciuto dal punto di vista interno, logistico e produttivo. L’esperienza avuta come stagista presso la “Believe Digital”, una multinazionale che si occupa della distribuzione digitale della musica online, è stata la diretta conseguenza del master appena citato.
La passione per Madonna
Tra tante peculiarità è anche un fan collezionista di Madonna. Da questa sua passione per Louise Veronica Ciccone o meglio, Madonna Ciccone nasce il libro che vi presentiamo oggi. Infatti, Ludovico De Bonis ha realizzato il libro “Bitches, she is Madonna” cercando di unire la sua passione per Madonna al suo background culturale, in qualità di esperto in Comunicazione e Analista dei Media.
“Bitches, she is Madonna”
Ciò che rende avvincente il suo lavoro rispetto ad altri libri dedicati all’artista, sta nel fatto che nessuno ha analizzato il fenomeno dal punto di vista delle audience focalizzando l’attenzione sul fandom dell’artista, sulla sua identità complessa (come donna, come madre e come icona internazionale) e sulla scoperta che, la performer artist Madonna, secondo diversi sociologi ed esperti del settore, sia l’emblema della cultura popolare.
Quello che viene raccontato e narrato teoricamente viene testato e testimoniato praticamente dalla voce di testimoni privilegiati, ovvero i fan, attraverso una ricerca empirica svolta con la tecnica dell’intervista qualitativa, mettendo diverse generazioni a confronto.
Da questa analisi generazionale emerge chiaramente che il fandom della cantante è fortemente caratterizzante, ovvero i punti di contatto e le differenze degne di nota tra i ventenni, trentenni e quarantenni fan intervistati, sono esattamente gli stessi. In sostanza, i ventenni e i quarantenni apprezzano e manifestano un certo malcontento per i medesimi aspetti artistici e “personali” della cantante pur essendoci un divario anagrafico non indifferente.
Madame X
L’analisi della carriera artistica di Madonna giunge fino alla sua ultima e imminente fatica discografica intitolata “Madame X”. L’ultimo paragrafo del libro, infatti, è un viaggio descrittivo del quattordicesimo album di Madonna uscito nel giugno del 2019.
Alberto Tenconi