Johansson Projects è lieta di annunciare la prossima mostra personale dell’artista di Oakland Miguel Arzabe intitolata Cóndor de Cuatro Cabezas (Condor a quattro teste), che sarà aperta al pubblico, su appuntamento, dall’8 maggio al 24 luglio 2021.

Cóndor de Cuatro Cabezas (Condor a quattro teste)

Il titolo della mostra si ispira alla mitologia ancestrale del popolo indigeno Sacaca della Bolivia, che sosteneva una concezione panteistica del mondo che prevedeva la trasposizione e la ricombinazione di parti animali in esseri divini. Questi esseri continuano ad essere espressi nei tessuti della regione che ritraggono pájaros monstruosos, “uccelli mostro”, come mezzo puma mezzo aquila o un condor a quattro teste.





Le opere

Le opere incluse in Cóndor de Cuatro Cabezas presentano intricate tele e intrecci di carta realizzati da strisce di reinterpretazioni dipinte di opere d’arte di astrattisti americani prebellici, che Arzabe intreccia in nuove interpretazioni visive utilizzando modelli improvvisati ispirati ai tessuti andini. Le quattro teste di condor citate nel titolo della mostra rappresentano i vari “autori” di ciascuna opera: i due artisti le cui opere Arzabe decostruisce; lo stesso Arzabe come terzo artista che poi ricostruisce il proprio lavoro in una nuova forma mista; e lo spettatore, che quindi interagisce con e crea nuovi significati dal pezzo intrecciato risultante.

Le parole di Miguel Arzabe

Arzabe afferma: “La mia pratica di tessitura è un modo per me di esplorare la mia identità di americano con origini boliviane. Per molti meticci, l’origine della linea di sangue indigena è speculativa, poiché solo le origini europee sono state codificate. Voglio affrontare l’intrinseca supremazia bianca all’interno di quella tendenza di generazioni di famiglie a mettere in luce le proprie radici europee trascurando quelle indigene. Il mio lavoro alla fine ha a che fare con il recupero, l’atto di reinvestire le cose vecchie con nuova energia, proprio come il condor collega il mondo dei vivi e dei morti”.





I materiali utilizzati

Miguel Arzabe realizza astrazioni colorate e dinamiche che prendono la forma di intrecci, dipinti e video. I suoi materiali includono effimeri di carta provenienti da mostre d’arte, riproduzioni di dipinti modernisti e registrazioni audio scartate, che poi decostruisce e decodifica in nuove forme. Traendo ispirazione dalle tecniche e dai motivi culturali della sua eredità andina, Arzabe intreccia i frammenti per rivelare una miriade di intersezioni tra forma e contenuto, nostalgico e contemporaneo, perdita e recupero.

Miguel Arzabe

Arzabe vive a Oakland ed è socio fondatore del Minnesota Street Project a San Francisco. Il suo lavoro è stato presentato a livello internazionale al Centre Pompidou di Parigi; il Festival du Nouveau Cinéma di Montreal; la Biennale d’arte naturalistica di Geumgang a Gongju; MAC Lione; MARS Milano, RM Projects ad Auckland); e progetti FIFI a Città del Messico. Negli Stati Uniti il ​​suo lavoro è stato incluso in mostre alla Marylhurst University in Oregon); il Museo d’Arte di Berkeley; il Museo d’Arte di Albuquerque; il Museo de Young; e il Museo di Arte Moderna di San Francisco. È stato artista in residenza presso Facebook, Headlands Center for the Arts, Montalvo Arts Center e Santa Fe Art Institute. Arzabe ha conseguito un BA presso la Carnegie Mellon University, un MS presso l’Arizona State University e un MFA presso l’UC Berkeley.





Fotografie: ©Johansson Projects

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